Ondanews intervista il Comitato: "La ferrovia è un diritto del territorio"
Intervista di Tania Tamburro.
D. - La Giunta Regionale ha approvato con la delibera 481 del 31/10/2013 la Programmazione del Servizio del Trasporto Pubblico. In questo modo si ridisegna la rete dei servizi del trasporto, il Vallo di Diano come ne viene toccato?
R. – “Il Vallo di Diano ha bisogno di un radicale miglioramento del sistema di trasporti. Soprattutto adesso che è stata attiva la metropolitana di Salerno, gli autobus vengono attestati allo stadio Arechi, da dove poi si prende il treno per raggiungere la stazione salernitana e il centro. Questo significa che chi proviene, ipoteticamente, da Sala Consilina, deve scendere all’Arechi, aspettare la metro, scendere a Salerno ed eventualmente proseguire per Napoli. I tempi di percorrenza non sono sostenibili, ci si mette meno tempo ad arrivare in Freccia Rossa da Roma a Firenze che dal Vallo di Diano a Napoli. E’ chiaro che la questione metropolitana rilancia ancora una volta e ancora di più, se ce ne fosse bisogno, la necessità del treno. La logica dell’ottimizzazione delle risorse pubbliche troppo spesso si traduce con una sola parola: tagli. Ottimizzare al servizio del cittadino è una cosa, che può significare anche incrementare il servizio stesso. Ma purtroppo in Italia quando si parla di ottimizzazione c’è sempre una razionalizzazione e un decremento delle corse alle spalle”
Quindici giorni di attività in silenzio per il Comitato
Il Comitato per la riattivazione della ferrovia Sicignano-Lagonegro sta continuando, in silenzio, le attività e gli incontri per cercare di mantenere alta la questione a livello nazionale. In settimana una delegazione del direttivo ha incontrato diversi parlamentari tra Palazzo Madama e Montecitorio, mentre sul territorio è in programma un tavolo tecnico riservato in cui tutti gli attori che direttamente e indirettamente hanno preso parte alla questione si confronteranno e studieranno le prossime mosse per giungere a risvolti concreti. La Regione Campania e la Regione Basilicata devono contribuire alla riattivazione intercettando le risorse disponibili nel fondo nazionale per i trasporti e nei fondi europei. Ora più che mai occorrono collegamenti con Lagonegro vista la soppressione del Tribunale di Sala Consilina.
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