Comunicato ufficiale n°8

Lo scambio rimosso a Sala Consilina


Comitato per la riattivazione della ferrovia Sicignano-Lagonegro
Comunicato ufficiale n°8 29-03-2013

Resoconto delle attività del comitato nel mese di marzo 2013: questione Polla, vicenda Sala, comodati d’uso gratuiti delle stazioni e indagine spontanea sulla qualità dell’autoservizio sostitutivo tra i pendolari

Il Comitato per la riattivazione della ferrovia Sicignano-Lagonegro comunica quanto segue:
·         In merito alla questione del PL al km 26+508 di Polla, RFI ha fornito una risposta sul tema. La vicenda era stata sollevata negli anni passati dal Codacons Vallo di Diano, e nel mese di ottobre 2012 dal neo-nato Comitato pro ferrovia tramite un’istanza apposita al commissario prefettizio Roberto Amantea. Le ferrovie dello Stato affermano di aver inoltrato la segnalazione a loro giunta agli impianti competenti, ribadendo che in caso di ripristino della linea sarà il comune di Polla a provvedere, a sue spese, alla messa in posa del binario e del passaggio a livello.
·         Recentemente, malgrado l’impegno per salvaguarda l’integrità della tratta, nella stazione ferroviaria di Sala Consilina è stato rimosso uno scambio di quelli nuovi installati per l’ammodernamento della linea nel 1987. Come da foto allegata, è evidente il lavoro fatto dagli operai stessi di RFI per riutilizzare lo scambio a Battipaglia. Un brutto segnale sul quale il Comitato ha subito indagato contattando i responsabili e ricevendo la garanzia che la rimozione è stata dettata da un’urgenza ma senza il minimo intento di depotenziare e deturpare le infrastrutture ferroviarie della Sicignano-Lagonegro.
·         Continua il lavoro per la realizzazione dei contratti di comodato d’uso gratuito delle stazioni, con conseguente riapertura delle sale d’attesa e pulizia degli scali ferroviari. Il Comitato pro ferrovia comunica di essere disponibile a fare da tramite, come già avvenuto per altre pratiche, per le amministrazioni e le associazioni dei Comuni interessati che desiderano stipulare il contratto. Il direttivo si metterà in contatto con le Ferrovie per l’avvio delle pratiche, che tra Napoli e Roma subiranno una trafila burocratica abbastanza lunga.
·         Il Comitato per la riattivazione della ferrovia ha predisposto un modulo da far girare sugli autoservizi sostitutivi della tratta ferrata per indagare sulla qualità del servizio. L’intento è quello di portare nelle sedi dovute (all’Acam in vista della riqualificazione del TPL) le rimostranze dei pendolari che quotidianamente in assenza del treno sono costretti ad usufruire del bus. Con domande su informazione, pulizia, puntualità, collocazione delle fermate, tempi di percorrenza e quant’altro si testeranno seriamente le impressioni dei pendolari e si riceveranno consigli e suggerimenti da trasmettere agli organi competenti, dando finalmente per la prima volta una voce anche a chi il disagio lo vive in prima persona. Per l’indagine spontanea predisposta e organizzata dal Comitato si ringraziano in modo particolare per la fattiva e concreta collaborazione sia l’Associazione “Le formiche operaie” sia l’Associazione “La Ferrovia” di Montesano sulla Marcellana.  Si può compilare il questionario al link: https://docs.google.com/forms/d/1oQIoXgGRC0xO5ydvfIstVIocPtqkiZmwRYNoYAxyNHo/viewform. Verrà inoltre creata una pagina facebook apposita per le segnalazioni dei pendolari. 

Treno Verde a Salerno: presente il Comitato pro Sic-Lag

Il colorato treno verde, con la livrea azzurra, fermo al binario tronco III

Il camper di RFI per il monitoraggio della qualità dell'aria.


Da ieri 17 marzo al 20 marzo è tornato presso la Stazione Ferroviaria di Salerno il Treno Verde di Legambiente per promuovere la mobilità sostenibile e discuterne insieme alla cittadinanza. Ecco il programma che si sta seguendo, in sintesi: domenica 17 marzo ore 10.30 appuntamento presso Piazza Vittorio Veneto per una passeggiata in bicicletta e una chiacchierata a bordo del treno sulle difficoltà riscontrate lungo il tragitto. Sempre domenica dalle ore 17 alle ore 19 visita guidata sulle carrozze espositive del Treno Verde. Le mattine di lunedì 18 e martedì 19 saranno dedicate alle visite delle scuole mentre nei due pomeriggi alle ore 17.30 sono previsti incontri/dibattiti sui temi della mobilità e del Trasporto pubblico e sul Verde Pubblico. Infine mercoledì 20 marzo alle ore 10.30, sempre a bordo del Treno, si terrà la conferenza finale della tappa salernitana focalizzandosi in particolare sui dati dell’inquinamento dell’aria rilevati nei giorni precedenti tramite una centralina mobile. 

Il Comitato per la riattivazione della ferrovia Sicignano-Lagonegro sarà presente in tutti i giorni dell'iniziativa, per parlare con i cittadini, portare avanti la causa della tratta valdianese e partecipare a questo importante evento ferroviario. Nella giornata di oggi presenzieremo anche a Pastena, presso la stazione della futura metropolitana.
La stazione di Pastena
Il treno Verde

Il Comitato pro ferrovia alla consulta regionale dell'ACAM con l'assessore Sergio Vetrella


Il Comitato per la riattivazione della ferrovia Sicignano-Lagonegro in virtù della prossima riorganizzazione dei servizi di trasporto pubblico locale, ha espresso alla consulta regionale dell' ACAM del 12 Marzo alle 15,30 a Napoli le necessità espresse dai pendolari che usufruiscono dell’autoservizio sostitutivo in oggetto sulla ferrovia e delle amministrazioni in cui ricadono le stazioni presenti lungo la linea ferrata. Ha inoltre reso noto che, come avvenuto a Polla, le amministrazioni comunali di Atena Lucana, Sala Consilina, Padula, Montesano sulla Marcellana, Casalbuono e Lagonegro metteranno in campo progetti di riqualificazione degli scali ferroviari ormai abbandonati all’incuria dalla sospensione della tratta. 

Si è richiesto un intervento per soddisfare i seguenti punti, come suggeritoci direttamente dai cittadini: 

Immediata introduzione dei titoli di viaggio Trenitalia:

1. BIGLIETTO ORARIO TRENITALIA, a tariffa ridotta del 10% rispetto alla tariffa integrata UNICOCAMPANIA; 2. ABBONAMENTO MENSILE TRENITALIA,con tariffa ridotta del 10% rispetto alla tariffa integrata UNICOCAMPANIA, con possibilità di acquisto ON-LINE, sul sito di TRENITALIA, come avviene per TUTTI gli altri abbonamenti mensili TRENITALIA nelle altre REGIONI.
 
2. Possibilità di ACQUISTO A BORDO del BIGLIETTO ORARIO TRENITALIA, nei casi previsti dal REGOLAMENTO CE 1371/2007.
 
3. Possibilità di acquisto,anche ON LINE, dei BIGLIETTI REGIONALI TRENITALIA a TARIFFA SPECIALE, derivante da Concessione STATALI per i diversamente abili, come avviene in TUTTE le ALTRE REGIONI, per i possessori di:
1. CARTA BLU,rilasciata ai titolari di indennità di accompagnamento ed ai titolari di indennità di comunicazione;
2.CONCESSIONE SPECIALE III, per i disabili della vista;
3.CONCESSIONE SPECIALE VIII,per i grandi invalidi di guerra e per servizio.
  
4. USO , per i Servizi Sostitutivi, esclusivamente di AUTOBUS idonei al trasporto di passeggeri  con RIDOTTA  MOBILITA', vale a dire con il simbolo quadrato,su fondo blu, dell'omino bianco con bastone,indicato sotto il parabrezza del veicolo,  nel rispetto di quanto previsto dal Regolamento UE n. 181/2011, entrato in vigore il 1  MARZO 2013.
 
5. Effettuazione delle FERMATE degli AUTOBUS del Servizio Sostitutivo nei PIAZZALI ESTERNI delle STAZIONI, ESCLUDENDO l'effettuazione di FERMATE in luoghi come AREE di SERVIZIO o lungo STRADE, in cui NON esiste la possibilità di parcheggio AUTO a servizio dei viaggiatori a MOBILITA' RIDOTTA negli stalli di SOSTA a loro riservati, secondo le Norme del Codice della Strada, ed in ossequio al Regolamento UE n.181/2011, entrato in vigore il 1 Marzo 2013.
 
6.Poiché agli autoservizi sostitutivi si applica, per i rimborsi e indennizzi, quanto previsto al punto 8 della Parte III – Trasporto Regionale – delle Condizioni Generali, è indispensabile l’installazione di obliteratrici in tutte le stazioni della tratta Sicignano-Lagonegro. Si segnala che per richiedere l’indennità di ritardo, su biglietti con percorrenza sovra regionale, Trenitalia non ritiene valida l’obliterazione fatta manualmente da un autista che, nel caso in questione,  non è nemmeno dipendente di Trenitalia.


• Visto che il numero di pendolari supera l’offerta proposta di posti a sedere ed in piedi, è indispensabile l’incremento delle corse, particolarmente la mattina in direzione Napoli, per evitare il consueto sovraffollamento e per evitare che l’utenza rinunci all’uso dell’autoservizio sostitutivo. Esclusivamente per l’utenza pendolare mattutina diretta verso Salerno/Napoli, si propone di prevedere autocorse veloci, scegliendo come fermata le stazioni principali lungo la tratta limitando quindi il tempo di percorrenza, così come avviene per il trasporto su ferro differenziando i treni metropolitani da quelli regionali. Una riqualificazione oraria, in coincidenza con arrivi/partenze di regionali da/per Salerno nelle stazioni di Eboli/Battipaglia per un trasbordo utile alle partenze/arrivi dei treni Freccia Rossa. Per esigenze turistiche di anticipare l’autocorsa festiva delle ore 10:25 da Battipaglia per Montesano S/M alle ore 08:35 in coincidenza del treno regionale 3453 proveniente da Napoli/Salerno, idem per l’autocorsa delle 14:15 da Montesano S/M posticiparla alle ore 17:45 in modo da poter usufruire del treno regionale 34504 delle 19.45 per Salerno/Napoli, idem per l’autocorsa delle 15:30 da Lagonegro che dovrebbe essere anticipata almeno alle 15 per poter usufruire del treno delle 17:11 in partenza da Eboli per Salerno, anziché aspettare la coincidenza delle 19.42 con un’attesa di oltre 2 ore.

Presente alla consulta l'assessore Vetrella, con il quale il Comitato ha preso contatti per un appuntamento futuro, specifico, nel quale discutere specificatamente sui punti proposti e sulle richieste consegnate. L'amministratore regionale è apparso aperto al dialogo; richiesto anche a breve un confronto con l'ACAM per discutere delle richieste presentate.

Lettera aperta sulla ferrovia da un cittadino


(spedita a comitatoproferrovia@gmail.com l'08/03/2013) 
Espongo la mia piccola idea ai membri del comitato (e a chiunque la legga) venutami dopo aver visionato un video su youtube (che si può trovare tranquillamente sul blog) il quale mostra l’attraversamento del tratto di ferrovia che va da Galdo degli Alburni, fino a Castelluccio Cosentino (entrambe frazioni del comune di Sicignano), di quattro esploratori il quale utilizzano un bicitreno (un piccolo carrellino che può camminare sui binari ed azionato a pedali come quelli delle biciclette) ed attraversano un tratto di ferrovia che io e molti altri giovani del vallo, non avendo mai preso il treno, non abbiamo mai visto se non attraverso l’immaginazione dataci dai racconti dei nostri nonni e dei nostri genitori che andavano a Salerno o a Napoli a studiare. 

Ho scoperto dei posti che sono unici nel loro genere. Ad esempio il ponte della ferrovia che si vede quando si passa sull’A3, andando verso Salerno, proprio sotto la frazione di Castelluccio Cosentino. Li ho avuto un’ispirazione: ne ho parlato con il mio coinquilino e mio compaesano (siamo di Padula ed entrambi studiamo a Pisa) e ci siamo resi conto che l’idea sarebbe utile sia per i pendolari che per i turisti. Essenzialmente, questa consiste nel ripristino della ferrovia Sicignano-Lagonegro, come da programma del comitato, ma con una piccola differenza: se gli ingegneri che si interessano al ripristino, potessero realizzare una variante della ferrovia nel tratto che va da Polla, fino all’allaccio con il vecchio “bivio castrocucco”si potrebbe accorciare il tracciato di qualche km e, anche i tempi di percorrenza. Il tutto, logicamente, senza far lievitare i costi di ripristino. Inoltre per evitare che questa in futuro venga nuovamente catalogata come “ramo secco” si potrebbe realizzare quello che era il progetto originario: collegare la linea alla tirrenica, ma al comune di Sapri. 

Fatto ciò, resterebbero esclusi alcuni comuni che prima avevano la stazione sulla tratta. Questi sono, nell’ordine di fermata: • Pertosa; • Auletta; • Petina; • Galdo; • Castelluccio. Storicamente, i dati su queste fermate si sono sempre rivelati insoddisfacenti perché lontane dai centri abitati e, a volte, di difficile raggiungimento (ad esempio la stazione di Pertosa che non avendo una vera strada, ma un semplice sentiero sterrato). Nella variabile si potrebbero realizzare 2 stazioni che sono posizionate in maniera strategica ai vari comuni, facendo si che i pendolari di quelle zone possano avere anche loro diritto al treno. 

Nel vecchio tracciato, invece, si potrebbe realizzare questa attività di bici treno che, oltre a mostrare posti molto suggestivi della tratta ai vari turisti, porterebbe anche lavoro. Il biglietto del servizio sarà particolare, perché nel pacchetto ci sarà una guida del posto che spiega loro il percorso naturalistico attraversato e l’ingresso alle grotte alle grotte di pertosa. Concludendo, se si riuscirà nell’intento si potranno creare nuove opportunità di lavoro e di economia da troppo tempo inermi, come lo è da troppo tempo la ferrovia. 

Antonino Di Palma

Relazione del Comitato pro ferrovia a 'Il treno ha fischiato'


·         Ci sono 6400 km di ferrovie dimenticate, segate dalla rete come il bivio Sicignano. La particolarità della ‘nostra’ linea sta nel fatto che non è dismessa ma sospesa dal 1987 ed effettuata con autoservizi sostitutivi. Forse si sono semplicemente dimenticati di riattivarla?
·         Prima di parlare del lavoro intrapreso dal Comitato, vorrei tranquillizzare gli scettici e rivolgermi a coloro che anche fisiologicamente sentono questa battaglia come qualcosa di illusorio e utopico. Viviamo un’epoca in cui non siamo più consapevoli dei nostri diritti e ci hanno inculcato la mentalità secondo cui bisogna tagliare, risparmiare ed economizzare anche sui bisogni primari e anche sul diritto alla mobilità, così come su quello alla salute, all’istruzione e via dicendo. Il Comitato pro ferrovia è convinto che non sia così. E’ convinto che non è vero che riattivare la Sicignano-Lagonegro costa tanto, ma soprattutto sostiene che se pure i costi dovessero essere esorbitanti come qualcuno cerca di far credere per mantenere le acque calme, sarebbero comunque nulli rispetto agli sprechi e agli scandali a cui ci tocca assistere quotidianamente. Auto blu, festini, sperpero di danaro pubblico e stipendi milionari non sono accettabili, mentre è sacrosanto attivare una ferrovia in un luogo che ne è sprovvisto anche per dare un servizio di collegamento ai cittadini. La logica economica ci ha fatto dimenticare di noi stessi e dei nostri diritti, ci ha portato ad una cupa rassegnazione, ci ha indotto a pensare che non ci spetta poter uscire di casa e prendere il treno. Ci ha abituato a passare accanto alla stazione di Padula ed immaginarla abitata da spettri, animali selvatici ed erbacce. Invece se noi siamo una società civile, se siamo una democrazia, se siamo un paese all’avanguardia come dicono non possiamo più tollerare di avere un patrimonio immobiliare allo sbando e un’infrastruttura vitale per lo sviluppo turistico –economico -pendolare del territorio così malmessa e dimenticata.
·         L’interesse civico-ecologico UNIVERSALE del mezzo su ferro è per forza superiore di quello sul trasporto su gomma, inferiore per tempi, condizionamenti e maggiormente inquinante).
·         Gli studi di fattibilità devono essere efficienti ed effettivi: la ferrovia c’è già e non serve studiare varianti improbabili, spese gonfiate e interventi non funzionali.
·         Bisogna negare la logica del profitto, che ci porta a rassegnarci inconsciamente a rinunciare ai nostri diritti. E’ una cosa in controtendenza con la mentalità del periodo. Non ci ricordiamo più che lo Stato ci deve dei servizi e ci arrendiamo ad una disillusione fisiologica e ad un asservimento al problema del prezzo. A parte che è un ripristino è fattibile (si veda l’esempio della Foggia-Potenza, 200 milioni di euro per 110 km con variante di tracciato ed elettrificazione di linea a binario unico), ma il servizio va garantito a prescindere perché esiste un diritto alla mobilità, anche se ci fosse un solo passeggero per fermata. Siamo inoltre collegabili direttamente con l’AV di Salerno, con Freccia Rossa e Italo. A 70 km dal Vallo di Diano è assurdo dover prendere gli autobus. Inoltre il progetto metropolitana con terminale bus allo stadio Arechi costringerebbe i pendolari valdianesi, in un prossimo futuro, a due interscambi e uno ‘sbattimento’ improponibile.
·         Siamo contrari ad un uso esclusivo della linea per treno turistico. Favorevoli invece all’integrazione pendolarismo/turismo. L’uno non esclude l’altro, e anzi i due vettori possono contribuire all’aumento dell’offerta del trasporto pubblico e alla promozione turistica del territorio.
·         Un ringraziamento va fatto anche ai sindaci, per aver creduto nel Comitato dando un supporto completo con le delibere e i documenti d’intesa e mettendo fine all’immobilismo divisionista degli scorsi anni in favore di una testimonianza di volontà condivisa, unitaria e universale.
·         Riattivare una linea che già c’è, di collegamento diretto con il proprio capoluogo nelle altre nazioni europee che investono sul trasporto su ferro non sarebbe un problema. Qui invece ci stanno privando dei servizi e dal 1987 non passa più un solo treno su questi binari, diretti verso la ruggine e attraversati solo da topi. Non stiamo promettendo ad una cittadinanza stanca di stupidaggini che gli ridaremo la ferrovia, ma stiamo mettendo in campo una serie di azioni mai messe in campo prima per ottenere un’inversione di tendenza. Non crediamo che sarà un percorso facile e non pensiamo di trovare le porte aperte, anzi sappiamo che dovremo sfondare muri per giungere a qualcosa. Detto questo, ecco spiegato perché abbiamo coinvolto tutti i sindaci, le associazioni locali e i cittadini in questi primi mesi di vita del Comitato per creare una forte base locale da presentare ai piani alti. E’ solo arrivando uniti e non strumentalizzati da chi conta che possiamo sperare di essere seriamente ascoltati. E’ solo palesando la volontà di un’intera comunità nel riavere la ferrovia che possiamo far sì che la riattivazione non sia un’utopia o un’illusione ma qualcosa di concreto.
·         Il Comitato gioca tutto sulla concretezza evitando chiacchiere e progetti. In pochi mesi abbiamo fatto istanza al comune di Polla per chiarire la situazione del passaggio a livello asfaltato, abbiamo creato una base istituzionale forte con tutti i Comuni del valdianese-lagonegrese, coinvolto gli enti locali, le associazioni e anche i singoli privati e dato slancio al modello Polla per le stazioni degradate, proponendo il comodato d’uso gratuito ai Comuni e alle associazioni (molti hanno già inviato la richiesta di sopralluogo).
·         La nostra chiave di volta si chiama Mauro Moretti. E’ l’amministratore delegato di Trenitalia e colui che ha in mano le sorti del trasporto su ferro. Presentandogli la volontà istituzionale delle amministrazioni e della popolazione, viene meno la motivazione addotta nella missiva all’Ing. Muscolino del 2010 in cui l’AD parlava di disinteresse totale dei politici della zona. Le delibere testimoniano il contrario. E questo è un punto. In secundis il tasto turistico, che non necessita di essere spiegato (Certosa, Grotte, Battistero, Parco Lagonegrese-Pollino, Valle del Tanagro, ecc) insieme al tasto pendolare (movimenti interni, lavoratori verso Salerno, istituti superiori del Vallo e università di Salerno) affermano una necessità logistica: non ci sarebbe di certo una linea d’elite. Ultimo e decisivo punto è la promozione europea, e a tal proposito abbiamo preso contatti con il Parlamento Europeo, delle ferrovie. La ricerca di fondi continentali con accordi regionali potrebbe alimentare le speranze di ripristino.
·         Le persone comuni, nostalgiche, sono la nostra forza. Quelle che ci fanno capire che la nostra sfida è giusta, perché ci contattano per mandarci una foto, un orario vecchio, per raccontarci qualche cosa della loro vita legata alla ferrovia, per esprimere sostegno o anche solo per condividere con noi la disillusione di fare parte di un territorio ferroviariamente dimenticato. Questo ci fa capire che stiamo combattendo per un traguardo giusto, che tante persone ci tengono e non è affatto vero che non gliene frega niente a nessuno.
·         Va fatto un ringraziamento al cantante Rocco De Paola, agli indispensabili operai del Comune di Padula e della Comunità Montana Vallo di Diano, compreso il presidente Raffaele Accetta, a tutti i sindaci intervenuti all’iniziativa e in particolare a Paolo Imparato di Padula e all’assessore Polito per essersi occupati in prima persona dell’iniziativa, alle Formiche Operaie e alla Protezione Civile. Grazie anche a tutti gli altri patrocini: Regione Campania, Provincia di Salerno, Associazione La Ferrovia, LIPU, FAI, Codacons con il dott. Rocco Panetta che da anni si batte per la linea e oggi ci sostiene in prima persona avendoci lasciato il testimone di una battaglia che con la goccia, e cito il prof. De Luca, ha scavato la pietra negli ultimi dieci - quindici anni. Finito il tempo delle promesse elettorali, è iniziato quello dei fatti. Sul sito www.sicignanolagonegro.blogspot.com ci sono anche tutti i siti web, le comunità e le associazioni che ci sostengono.
·         Vallo di Diano e Valtanagro sono tra i luoghi più belli della provincia Sud di Salerno. E un treno ecologico e sicuro che li attraversi potrebbe essere la ciliegina sulla torta, in uno splendido paesaggio con scorci mozzafiato. Con l’ottimizzazione della localizzazione delle fermate, la soppressione di quelle più impervie e la sistemazione di quelle presenti si potrebbe offrire un servizio degno e soprattutto portare via dall’isolamento questa zona. Chiediamo collaborazione, serietà e passione perché le difficoltà avute finora non sono state poche e non saranno poche quelle che incontreremo. Per citare la politica, ricordiamo che la Sicignano-Lagonegro non è una questione di destra o di sinistra, ma una questione di civiltà.

3 MARZO 2013 - GIORNATA NAZIONALE DELLE FERROVIE DIMENTICATE - PADULA (SA) 

La stazione di Padula si ripopola per un giorno: comunicato ufficiale n°7


Grande successo a Padula per 'Il treno ha fischiato', la manifestazione nell'ambito della VI giornata nazionale delle ferrovie dimenticate. Per un giorno la stazione è stata ripopolata da centinaia di persone, con il lavoro di pulizia ammirevole da parte della Protezione Civile, delle Formiche Operaie, della Comunità Montana. Ottimo anche il contributo del Comune di Padula, che si è occupato, in presenza dell'Assessore Vincenzo Polito, dello smaltimento dei rifiuti. E' stata presente anche la Polizia Municipale. Un grosso ringraziamento va anche all'Ing. Luigi Gaetano Ilgrande di RFI Salerno, che ha creduto nell'iniziativa attivandosi per fornire le autorizzazioni necessarie, e a Virgilio Formentin, delegato della rete ferroviaria italiana.

L'evento ha preso il via con il raduno dei partecipanti alle 8,00. Una tiepida giornata primaverile ha accompagnato le attività, con la Protezione Civile Vallo di Diano che si è occupata di sgomberare l'interno dello stabile e le Formiche a lavoro sul piazzale esterno. Inutile commentare quello che si è trovato nell'edificio della stazione: calcinacci, rifiuti di ogni tipo, scarpe e materassi. Ma il vero specchio del degrado culturale e sociale della politica sta nelle centinaia e centinaia di manifesti elettorali (testimoniano le foto), anche di noti politici locali presenti all'iniziativa, abbandonati in stazione freschi di stampa senza essere attaccati nelle apposite plance. Quasi tutti i partiti politici, quasi tutti i candidati. Questo è sperpero di denaro pubblico ma soprattutto una vergogna valdianese da censurare e non ripetere mai più. 

Intervenuti anche gli attivisti del Movimento 5 Stelle, i membri del FAI di Salerno, il delegato di RFI e tanti cittadini che hanno riempito di auto la strada che conduce allo scalo e si sono goduti il sole e la rivitalizzazione di Padula FS. Presenti anche numerosi politici, attivi in conferenza stampa e finalmente determinati nel portare avanti a livello locale e nel loro piccolo la questione. 

Il sindaco di Padula Paolo Imparato, padrone di casa, dopo aver proposto una riunione dei sindaci della Comunità Montana Vallo di Diano in Certosa sulla linea, ha proposto di dividere in spezzoni il tracciato e riattivarlo a piccoli passi così da razionalizzare le spese e fornire un servizio. Per quanto riguarda lo scalo, è stata testata la disponibilità all'illuminazione del piazzale ed eventualmente alla collocazione del distaccato Ufficio Anagrafe nei locali del piano terra.

Il sindaco di Lagonegro Domenico Mitidieri e il consigliere Pasquale Mitidieri hanno ribadito la necessità della linea e il loro impegno anche per il tratto lucano. In 'platea' ad ascoltare anche Attilio Romano, sindaco di Casalbuono, Raffaele Accetta, sindaco di Monte San Giacomo e presidente della Comunità Montana, Tommaso Pellegrino, sindaco di Sassano, Mimmo Cartolano, vice di Sala Consilina, Rosa Campiglia, assessore di Montesano sulla Marcellana. E' intervenuto anche il consigliere provinciale Rocco Giuliano, il quale parzialmente contrastato dal Comitato per alcune sue dichiarazioni, ha portato il saluto del presidente Iannone, il presidente del Consiglio Comunale di Sicignano delegato dal sindaco Alfonso Amato (che ha espresso la volontà di recupero dello scalo, ormai abbandonato dopo la chiusura del bar nel 2011). Ad allietare la giornata ci ha pensato Rocco De Paola, cantante teggianese, che ha eseguito due pezzi restando presente anche alla conferenza stampa finale. Il suo video di Polla fa il giro del web, e anche ieri ha avuto modo di mostrare la sua bravura riscuotendo numerosi applausi. Ha portato il saluto della Caritas Don Vincenzo Federico, ribadendo che ogni anno il 31 di Maggio a cura della sua parrocchia si ripulisce il tratto di stazione limitrofo alla Madonnina del Passeggero e anche il prossimo maggio si ripeterà l'iniziativa. Per gli imprenditori è intervenuto Valentino Di Brizzi, AIV.

Accorato l'intervento del dottor Rocco Panetta, responsabile trasporti del Codacons e in forza al Comitato pro ferrovia, in cui è stato sottolineato come manchi la volontà politica di riattivare la linea e il lavoro per invertire la tendenza. L'affermazione scomoda ma purtroppo veritiera sullo studio di fattibilità gonfiato (400 milioni di euro) del 2006 ha provocato i mugugni dei seguaci del bus, presenti, ma l'evidenza non è stata scalfita. Successivamente è intervenuto Rocco Della Corte, sottolineando un'idea del pubblico giusta ma purtroppo bistrattata: "Finchè ragioneremo con la logica del profitto e del riscontro economico, la dignità dei cittadini e i loro diritti saranno sempre in secondo piano. E' così che si chiudono scuole, ospedali e ferrovie. Se anche ci fosse un solo passeggero il servizio pubblico deve esserci, non esiste logica economica che tenga. Asservendoci a tale logica ci dimentichiamo dei nostri diritti, come quello alla mobilità, rassegnandoci all'assenza dei servizi".

Bilancio della giornata: la Sicignano-Lagonegro entra nel carnet delle ferrovie dimenticate con un'iniziativa pro ferrovia. La gente, i semplici cittadini, giornalisti, le associazioni e le autorità partecipano attivamente dando una gran risposta a chi afferma che nel Vallo di Diano della ferrovia non importa nulla a nessuno. Sono arrivate al Comitato richieste di interventi simili per le stazioni di Lagonegro, Sala Consilina e Sassano-Teggiano.

Con umiltà e unità, a parte qualche comprensibile scetticismo fisiologico, si può ottenere qualcosa. A cominciare dal recupero della dignità ferroviaria dei luoghi. Il Comitato pro ferrovia ringrazia tutti, si scusa se ha dimenticato qualcuno e assicura che ci saranno altre iniziative di questo tipo. Nei giorni a seguire la rassegna stampa.

Tutte le foto de 'Il treno ha fischiato' - 3 Marzo 2013 - Padula

Le immagini parlano meglio di qualsiasi relazione o articolo scritto...
GRAZIE A TUTTI!



Il binario 1 della stazione di Padula riemerge dalle erbacce;

La relazione del Comitato affissa in stazione;

Il primo binario lato Lagonegro;

Lo scalo di Padula alle prime luci dell'alba...suggestivo.

Riemerge anche la banchina tra binario 1 e 2;

Veduta della stazione FS;

Ore 8,30: arrivano i mezzi della Protezione Civile;

Riunione sul da farsi per bonificare lo scalo;

L'inviato del TG3 Basilicata;

Ore 8,45: le prime macchine;

Formiche Operaie al lavoro nel piazzale esterno;

Rifiuti di ogni tipo abbandonati nel piazzale;
Il delegato RFI Formentini, l'assessore Polito e la Polizia Municipale di Padula;

Formica alle prese con i rifiuti;

Ecco come si presentava l'area limitrofa all'ingresso;

Ore 9,00: si allestisce l'area per la Conferenza;

Il sig. Giuseppe Scialò amaramente osserva l'interno dello scalo;

La biglietteria della stazione di Padula;

Manifesti elettorali: No comment!


La prima stanza pulita: ha già un'altra faccia;

Protezione Civile al lavoro sulle scale tra piano terra e primo piano;

In posa mentre si lavora;

I binari visti dal piano di sopra;
Ecco come si presentava il WC;
Sterpaglie e rifiuti;

Le laboriose formiche riempiono i sacchetti gialli per la differenziata;

Attivisti del Movimento 5 Stelle;

Relazione;

Diorama di Padula di Antonio De Gennaro e foto storica degli anni '50;

Tutta l'area esterna viene pulita;

Il vecchio giardinetto di stazione rimesso a nuovo;

Iniziano ad uscire i primi rifiuti dalla stazione;
Pronti per il centro di raccolta del Comune di Padula;

Lo scambio sul ponte della ferrovia;

Lo scambio ripreso da un'altra angolazione;

Anche al Sud..lo scempio e lo sperpero di denaro pubblico;

Si commentano da soli;

Nuovi di zecca, neanche tolti dagli incartamenti dei centri stampa

No comment;

No comment 2;

Particolare della scritta;

Politici locali;

Spreco;

Gente in attesa sul marciapiede del binario 1;



Tutto al riciclaggio!

Veduta del binario 1;

Stazione di Padula quasi normale;

Si commenta il degrado;


Veduta complessiva dello scalo;

Il cantante Rocco De Paola si prepara all'esibizione;

Accordo strumentale;

Meritata pausa lavorativa;
La delegazione del FAI Salerno intervenuta;
Ore 11.00: si inizia a popolare il piazzale di cittadini;

Lo stand delle Formiche Operaie;

L'interminabile fila di macchine;

I ragazzi della Protezione Civile;

L'assessore Polito osserva lo svolgimento dei lavori;


Rocco De Paola;
In prima linea gli amministratori locali;
Il prof. De Luca, Rocco Della Corte e l'intervento del dott. Panetta, Codacons Trasporti;

Filomena Chiappardo di Ondanews;
Un camion carico di rifiuti parte per l'isola ecologica;
Ore 12,30: pulizia completata;
Stand delle Formiche Operaie;
Si inizia a tornare verso un meritato pranzo;