Nuova vita per le stazioni del Vallo di Diano? Il Comitato lo chiede da aprile 2013

Ultimamente fa il giro del web un comunicato inerente la rivoluzionaria proposta da parte delle FS di appaltare in comodato d’uso gratuito le stazioni impresenziate in cambio della manutenzione ordinaria. Pulizia del piazzale, sistemazione dell’edificio, apertura della sala d’attesa. Prima alcuni quotidiani nazionali, poi anche le stesse ferrovie hanno emesso dei comunicati in cui spiegano la bontà del progetto che fa recuperare gli scali e avere una sede alle ONLUS senza spese di affitto. I cittadini del Vallo di Diano hanno già da tempo familiarizzato con la proposta: il Comitato pro Sicignano – Lagonegro, infatti, è dal mese di aprile 2013 che ha intrapreso la battaglia dei comodati d’uso gratuiti proponendo a modello la stazione di Polla.

Il ripristino della Sicignano – Polla potrebbe costare 15 milioni di euro?

Un anno di chiusura, un comitato e un gruppo facebook inneggiante alla sua salvezza. Dal 1 ottobre tornano i treni sulla Avezzano – Roccasecca e non possiamo che essere soddisfatti di questa splendida notizia. Per fare una battaglia sulle ferrovie chiuse è necessario – e lo insegna il dottor Panetta – avere un acuto occhio vigile in tutta Italia. E proprio spulciando il sito ufficiale dove vengono pubblicate le notizie ferroviarie, fsnews.it, sono emersi dei dati interessanti che potrebbero far orientare chi anche un po’ spaventato non riesce a capire come si possa passare da 51,6 milioni di euro a 400 milioni di euro per riattivare la Sicignano – Lagonegro. La Avezzano – Roccasecca è lunga 79 km, uno in più della tratta valdianese. Con un investimento di 14 milioni di euro RFI ha realizzato i seguenti interventi: sostituzione di rotaia su 10 km, sostituzione di traversine su 30 km e massicciata su 40 km.

Lettera aperta inviata dal Comitato ai candidati alla presidenza della provincia di Salerno

Spett.li candidati presidenti,
il Comitato per la riattivazione della ferrovia Sicignano – Lagonegro, attivo dal 2012, vuole porre subito alla vostra attenzione la questione della tratta ferrata. Questa lettera aperta è infatti un caldo invito a non snobbare il Vallo di Diano e i suoi problemi di mobilità, evitando allo stesso tempo di utilizzare la nostra ferrovia come cavallo di battaglia elettorale per poi dimenticarla subito dopo il voto. Certi della vostra sensibilità e della vostra serietà in merito alla questione, ci aspettiamo che chiunque venga eletto operi una netta rottura con il passato e si impegni fattivamente anche per la cittadinanza valdianese troppo spesso dimenticata, non ascoltata e addirittura danneggiata (si veda, oltre alla ferrovia, la faccenda del Tribunale).

Lettera spedita dal Comitato alla Redazione del "Corriere"

Gentile redazione de Il corriere della Sera,
apprendiamo con stupore ma anche con simpatia che in un vostro articolo, firmato dal giornalista Flavio Vanetti, si afferma che “finalmente dopo venticinque anni è tornato il treno nel Vallo di Diano”. Non siamo arrabbiati o indispettiti da questa defaillance, anche perché l’abbiamo subito etichettata come una previsione da realizzare. E’ questo, infatti, lo spirito che anima il Comitato per la riattivazione della ferrovia Sicignano – Lagonegro, composto da centinaia di persone e portato avanti da un direttivo composto dall’esperto dott. Rocco Panetta e dai giovani dott. Rocco Della Corte e Giuseppe Verga.

Per il "Corriere" il treno è tornato tra Sicignano e Lagonegro

Ringraziamo molto il Corriere per l'auspicio, ma purtroppo si tratta di un lapsus anche doloroso.
Il treno, un modernissimo Minuetto Diesel (velocità massima 130 km/ora), è riapparso nel Vallo di Diano, proveniente da Salerno (70 km distanza), terminal dell'Alta Velocità, solo nei sogni di coloro che ancora credono nello sviluppo del trasporto pubblico e nell'investimento verso il settore ferroviario per una mobilità veloce, ecologica e sicura per tutti i cittadini, abili e disabili. Per il resto, sono apparse solo chiacchiere da parte di politici che potrebbero effettivamente alzare un dito nei confronti della Sicignano - Lagonegro, ma preferiscono andare a cercare voti senza intaccare le lobby private, quindi puntano su due inutili svincoli autostradali (57,8 milioni di euro), distanti tra loro 7 km, e autobus (velocità massima 100 km/ora in autostrada), magari con il defibrillatore, ma non idonei al trasporto dei disabili, condannati a vita a non potersi muovere da questo territorio.

Rocco Panetta scrive all'assesore Berlinguer: "Salvate dall'isolamento Lagonegro"

Gentile Assessore,
dal prossimo anno la Regione Basilicata dovrà integrare il contratto di Servizio con TRENITALIA Basilicata, garantendo i collegamenti sulla tratta LAGONEGRO-BUCCINO, con corse veloci, avendo solo 3 FERMATE alle stazioni di: MONTESANO S/M-Buonabitacolo, SALA CONSILINA, POLLA; in coincidenza con i TRENI REGIONALI e gli AUTOBUS SOSTITUTIVI di TRENITALIA Basilicata, in circolazione sulla tratta Potenza-Salerno-Napoli, che sono pagati dalla Regione Basilicata, pur avendo fermate in territorio CAMPANO: Buccino, Sicignano degli Alburni,Eboli, Battipaglia, Salerno, Napoli.

Riprendono i lavori per la Sicignano – Lagonegro, il copresidente annuncia: "Ci vogliono togliere i sostitutivi"

Dopo un periodo di pausa forzata per l’assenza totale delle istituzioni, andate in vacanza e dunque irreperibili per confronti e proposte, con il primo giorno di settembre il Comitato per la riattivazione della Sicignano – Lagonegro ha ripreso gli incontri e i lavori in vista di un fine anno che appare durissimo per i sostenitori del ripristino ferroviario. Dall’incontro del 1 settembre a Salerno con l’assessore provinciale ai Trasporti Michele Cuozzo, infatti, è emersa la conferma della volontà da parte della Regione Campania di mettere in mano ai privati l’autoservizio sostitutivo cancellando quello di Trenitalia e dunque contribuendo definitivamente a far sparire nei prossimi mesi la linea ferroviaria valdianese dagli orari ferroviari.