Ringraziamo molto il Corriere per l'auspicio, ma purtroppo si tratta di un lapsus anche doloroso.
Il treno, un modernissimo Minuetto Diesel (velocità massima 130 km/ora), è riapparso nel Vallo di Diano, proveniente da Salerno (70 km distanza), terminal dell'Alta Velocità, solo nei sogni di coloro che ancora credono nello sviluppo del trasporto pubblico e nell'investimento verso il settore ferroviario per una mobilità veloce, ecologica e sicura per tutti i cittadini, abili e disabili. Per il resto, sono apparse solo chiacchiere da parte di politici che potrebbero effettivamente alzare un dito nei confronti della Sicignano - Lagonegro, ma preferiscono andare a cercare voti senza intaccare le lobby private, quindi puntano su due inutili svincoli autostradali (57,8 milioni di euro), distanti tra loro 7 km, e autobus (velocità massima 100 km/ora in autostrada), magari con il defibrillatore, ma non idonei al trasporto dei disabili, condannati a vita a non potersi muovere da questo territorio.
Certo, così non si crescerà mai, perchè saremo sempre un territorio irraggiungibile e destinato a rimanere in balìa di se stesso. Poi se un giorno dovesse tornare il treno a Sala, Padula e Polla... altro che tre righe di articolo, ci vorrebbero i titoli in prima pagina su tutti i giornali e in tutte le tv. Perchè sarebbe una vittoria importantissima per la civiltà e per lo sviluppo valdianese.