Il treno per il Vallo di Diano partirà da Palazzo Santa Lucia?

La ferrovia Sicignano - Lagonegro sbarca anche in Campania: si sono finalmente aperte, dopo tanto inspiegabile silenzio al cospetto di un'opera tanto nevralgica per lo sviluppo del Vallo di Diano, le porte di Palazzo S. Lucia. 

Dopo che la Regione Basilicata ha inserito nell'accordo quadro con il Governo il ripristino della tratta valdianese, comincia ad occuparsi della questione anche la Regione Campania.
Da normali cittadini, i membri del Comitato hanno ascoltato con interesse le parole rilasciate del consigliere regionale Maria Ricchiuti in seguito ad un confronto con il vice Presidente della Regione Campania on. Fulvio Bonavitacola.Il consigliere Ricchiuti ha reso pubblico tramite l'emittente televisiva Uno TV l'interesse verso il ripristino della ferrovia Sicignano-Lagonegro. Il Comitato non ha esitato ad effettuare un incontro conoscitivo con il cons.Ricchiuti, la quale ha dimostrato il pieno interesse ed impegno sulla questione per trovare la strada giusta per riportare il treno nel Vallo di Diano. Il vice presidente Bonavitacola rinnova il suo interesse alla riattivazione, dimostrato già in veste di parlamentare quando fu incontrato da una delegazione del Comitato. La presa di posizione autonoma da parte di un esponente della Regione non può che rendere ottimisti sul futuro: ascoltando le dichiarazioni si evince infatti una chiara volontà di far tornare a sfrecciare il treno nel Vallo. Al di là della sua forma (treno turistico, pendolare, o turistico-pendolare, quest'ultima ipotesi naturalmente più gettonata ed auspicabile) è importante rivedere la vita sui binari e nelle stazioni valdianesi, oggi autentiche cattedrali nel deserto alla mercè dei vandali. Particolare attenzione sul tema è stata dimostrata anche dal consigliere regionale Enzo Maraio, segretario nell'ufficio di presidenza, che a breve si farà portavoce della volontà popolare di ripristino della ferrovia alla presenza del vice Ministro alle Infrastrutture Riccardo Nencini. L'impegno del Comitato pro ferrovia continua incessantemente, nonostante il disinteresse di chi localmente tradisce la fiducia affidatagli dai cittadini con il libero voto, investendo il loro tempo nelle strategie di gestione del potere e non nell'interesse e per lo sviluppo del territorio. I prossimi passi riguarderanno ulteriori incontri con gli interlocutori che si sono resi disponibili al confronto anche al fine di favorire il tanto agognato tavolo interistituzionale tra le due Regioni, per fare un discorso comune sulla Sicignano-Lagonegro unendo il lavoro già fatto con la Basilicata a quello da fare con la Campania. Tutto per rivedere il treno nel Vallo.