Il Comitato per la riattivazione della ferrovia Sicignano-Lagonegro desidera augurare in questi giorni di festa la massima serenità e gioia a tutti gli amici, i simpatizzanti e i sostenitori della nostra battaglia.
Il 2015 sarà ricordato come un altro anno fatto di incontri e battaglie per perorare la causa della riattivazione, che per quanto ritenuta da molti anacronistica o addirittura inutile, resta per il Direttivo una delle principali speranze per lo sviluppo del territorio e per il suo rilancio culturale, turistico ed economico.
Nuovo intervento del Comitato per la riattivazione della ferrovia Sicignano-Lagonegro, stavolta in relazione agli ultimi eventi riguardanti il servizio sostitutivo ferroviario.
A parlare è il presidente, Rocco Panetta, il quale ha inoltrato due reclami relativi ai bus che sono stati poi affidati all'Ufficio Diritti degli Utenti, per verificare eventuali inadempienze dell'impresa ferroviaria Trenitalia in merito il rispetto del Regolamento CE 1371/2007, che regola i Diritti dei passeggeri del trasporto su ferro.
Continuano le dichiarazioni della Regione Campania sulle infrastrutture e sui trasporti. Dopo le parole di De Luca sulla Sicignano - Lagonegro, che il Comitato ricorderà all'infinito, adesso è stata diffusa su varie testate la notizia del Por Fers 2014-2020 approvato dalla Commissione Europea.
Questo documento sblocca più di quattro miliardi di euro per le infrastrutture e Vincenzo De Luca ha annunciato di voler finire con queste risorse i lavori già iniziati per poi concentrarsi su alcuni grandi progetti. Il governatore ha parlato di opere strategiche ed imponenti, e a questo identikit - qualora non lo avesse pensato nessuno - corrisponde la Sicignano - Lagonegro. Successivamente ai proclami elettorali servono i fatti ed è il momento giusto per dimostrarlo. Anche il Vallo di Diano fa parte della Campania e De Luca adesso ha il dovere di far fede alle sue promesse destinando una parte dei finanziamenti al ripristino della tratta valdianese. Magari dando seguito alle recenti dichiarazioni dell'onorevole Ricchiuti, che ha paventato l'ipotesi di una riapertura della tratta in chiave turistica per lo sviluppo dell'economia locale. E seguendo il tanto auspicato confronto con la Basilicata, regione che sembra essere la più decisa sul ripristino, e con cui il Comitato ha già avuto vari contatti volti ad intavolare un discorso unico con la Campania. Continuano a passare gli anni e la ruggine corre sui binari: chiunque permetterà che continui questo scempio sarà direttamente o indirettamente responsabile del declino di un'intera area della provincia salernitana, un'area bella e affascinante ma allo stesso tempo bisognosa di quelle opere che la devono far uscire allo scoperto. E una di queste è la Sicignano-Lagonegro.