Il Comitato per la ferrovia Sicignano – Lagonegro denuncia, ancora una volta, l’assoluta mancanza di interesse da parte della Regione Campania in merito al diritto alla mobilità dei cittadini. Ricordiamo, nonostante le dichiarazioni del presidente De Luca (“Riaprire la Sicignano-Lagonegro non è utopia”) e di Luca Cascone (“Stiamo trovando i fondi, si parte nel 2019”) che ad oggi i valdianesi non possono usufruire della massima accessibilità per i bus sostitutivi di Trenitalia pagati dalla Regione.
Manca la sosta nel piazzale esterno della stazione di Sicignano degli Alburni, per cui un cittadino a ridotta mobilità di Polla che volesse prendere un treno per Potenza o per Salerno si troverebbe a scendere a due chilometri di distanza dai binari, presso lo svincolo autostradale. Tutto ciò in controtendenza con i bus pagati dalla Regione Basilicata, sulla Salerno-Potenza che fermano, rispettando l’Ordinanza del TAR di Salerno, sul piazzale esterno. In queste condizioni l'attivazione di corse di autobus del Servizio Sostituivo di Trenitalia, pagate della Regione Campania, da e per i piazzali delle stazioni ferroviarie di Polla, Sala Consilina, Montesano/Buonabitacolo, Lagonegro, in coincidenza con i quattro Treni Intercity che fermano alla stazione di Sicignano dallo scorso 22 Giugno, grazie alla volontà del Ministro Toninelli, rischia di diventare "l'Araba Fenice" per il Vallo di Diano. Tale criticità è stata esposta più volte e inoltrata agli organi competenti, nella speranza di una risposta che ad oggi non si è vista.