Il Presidente Conte a Vallo della Lucania, il Comitato: "Non si dimentichi la Sicignano - Lagonegro"

Questo Comitato ha notato, con piacere, che tra i 10 punti del manifesto dei 100 Sindaci che sarà illustrato al Presidente Conte Venerdì prossimo a Vallo della Lucania c'è il potenziamento delle infrastrutture ferroviarie del territorio della "Grande Lucania". In concreto si chiede, giustamente, l'azzeramento del pedaggio sulla tratta Salerno-Taranto, del pedaggio che Trenitalia ed Italo pagano ad RFI per farvi circolare i Treni ad Alta Velocità.
Ebbene ci chiediamo a cosa serva il raggiungimento di questo obiettivo per gli oltre 100.000 abitanti del Vallo di Diano, in Campania, del Lagonegrese, dell'alta Val d'Agri, della Valle del Melandro, in Basilicata, se non possono viaggiare su treno Regionale (velocità max 130km/ora) con toilette per disabili, in circolazione tra Lagonegro e Sicignano dove trovare, in coincidenza, un Frecciarossa 1000, un Frecciargento o Italo? Perché condannare i questi cittadini a viaggiare su autobus a lunga percorrenza, da e per il Centro-Nord Italia, velocità massima 100 km/ora in autostrada, con impossibilità di viaggiare per i disabili, visto che gli autobus non sono forniti di idonea toilette, e, se esistono, non possono essere usate quando il veicolo è in marcia? La Basilicata fu visitata, nel 1902, dal Presidente del Consiglio, Giuseppe Zanardelli che arrivò, in treno, a Polla, Sala Consilina, Padula e Lagonegro , proseguendo con una carrozza trainata da cavalli, chiaramente senza toilette durante il viaggio, come i moderni autobus. Oggi il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, scendendo da un Frecciarossa 1000 a Sicignano, dovrebbe percorrere, in auto, 2 km di strada con tornanti, a Polla e Sala Consilina potrebbe ammirare l'asfalto che ricopre il binario, ad opera delle rispettive Amministrazioni Comunali mentre sulla strada provinciale che conduce alla Certosa di Padula a vedrebbe il ponte ferroviario tagliato da RFI, con la compiacenza della locale Amministrazione Comunale, visto che gli autobus a due piani possono circolare ora liberamente. Come si fa a parlare di sviluppo di questo territorio se non viene individuata quale priorità assoluta la riapertura al traffico ferroviario di questa tratta, i cui abitanti, non disabili, sono stanchi di viaggiare, da oltre 32 anni, sulle 16 (sedici) corse giornaliere degli autobus del Servizio sostitutivo di Trenitalia?