Gentile Ministra Carfagna,
il Comitato le scrive dopo aver appreso dalla stampa della due giorni di dibattito sul futuro del
Mezzogiorno con il premier Draghi e il ministro dell'Economia Franco, in cui si affronteranno temi
legati al PNRR come possibile occasione di limitazione del divario esistente tra Sud e Centro-Nord.
Nel condividere la Sua sensibilità all’ascolto che paleserà durante questo importante confronto in
cui chiederà a tutti progetti, idee, priorità, anche il Comitato vuole partecipare esternamente
richiamando il progetto ferroviario proposto dal commissario dottoressa Vera Fiorani sull’Alta
Velocità da Salerno a Reggio Calabria, un progetto molto ambizioso e che cambierebbe
inevitabilmente le sorti dell’intero Sud Italia, ma che secondo il nostro punto di vista andrebbe
implementato con alcuni importanti interventi.
Nel preliminare progettuale non è stata prevista una stazione nel Vallo di Diano sulla linea AV/AC
Salerno-Praja, tantomeno interconnessa con la linea Sicignano-Lagonegro, che nello status di
“temporaneamente sospesa” dal 1987, riaperta al traffico commerciale permetterebbe anche ai
treni regionali di circolare sulla nuova linea, così come già avviene su altre linee AV/AC. Senza
questi interventi infrastrutturali, l’Alta Velocità non apporterebbe alcun beneficio al Vallo di Diano
e al Lagonegrese, all’Alta Val d’Agri e alla Valle del Melandro, in Basilicata. Una stazione
interconnessa è prevista, secondo progetto, solo a Baronissi, con la linea Salerno-Mercato S.
Severino. Auspichiamo che Lei faccia propria la nostra proposta e che la sostenga in tutte le sedi
opportune, interfacciandosi con le regioni Campania e Basilicata, con le province di Salerno e
Potenza e con tutti i comuni del vasto territorio interessato al progetto. A Lei chiediamo di
ascoltare la nostra volontà, che è anche quella di tutta la società civile, società che ha voglia di
riscatto e che ora più che mai è unita per raggiungere questo obiettivo che contribuirebbe a
risollevare le sorti quasi scontate di abbandono delle aree interne. Nel tempo sono state varie le
interrogazioni parlamentari proposte sulla riattivazione della ferrovia Sicignano –Lagonegro, per
ultima quella di gennaio 2021 dell’On. Ferraioli, e sono state varie le delibere approvate da
comunità montane e comuni che si sono espresse a favore del grande progetto ferroviario,
mettendo anche da parte logiche campanilistiche, come dimostrato ad esempio dal Comune di
Sicignano degli Alburni, che anziché proporre una fermata dei Treni Alta Velocità nel proprio
territorio, chiede la riapertura al traffico commerciale della linea Sicignano- Lagonegro per avere
dei collegamenti , su ferro, in coincidenza con i Treni Alta Velocità e Regionali Veloci che
fermerebbero alla stazione, da costruire nel Vallo di Diano, sulla linea AV/AC , interconnessa alla
linea Sicignano-Lagonegro.
Il fatto che, contemporaneamente è prevista anche la velocizzazione della linea Potenza-
Battipaglia, con l'ipotesi di una nuova linea veloce diretta, da Tito che s'innesterebbe sulla nuova
linea AV/AC Battipaglia-Praja all'altezza di Auletta, consentirebbe di avere dei treni Regionali che
dal Lagonegrese e dal Vallo di Diano raggiungerebbero, rapidamente, Potenza e di là anche
Matera, Città dei Sassi e Patrimonio UNESCO come la Certosa di Padula, visto che nel medesimo
progetto è previsto il completamento della costruzione della linea ferroviaria Ferrandina-Matera
La Martella.
Tra le tante motivazioni per cui scegliere il Vallo di Diano basterebbe citare il turismo che gravita
intorno alle località di Padula, Pertosa e Teggiano, che collegandosi ferroviariamente alla rete su
ferro nazionale, non solo garantirebbero utenza certa alle società ferroviarie ma permetterebbero
una ricaduta economica sul territorio tangibile a breve termine.
Ed è proprio intorno alla presenza della Certosa di Padula che bisogna costruire un grande
progetto di rilancio dell’intero comprensorio, partendo dalla previsione di una stazione dell’Alta
Velocità nel Vallo di Diano, che deve essere inclusa nello studio di fattibilità dell'opera, linea
AV/AC Salerno-Praja, che sarà presentato da RFI entro il prossimo mese di APRILE e che deve
comprendere anche lo studio da fattibilità, già fatto da RFI ma non ancora pubblicato, per la
riapertura al traffico commerciale della linea Sicignano-Lagonegro, da integrare nella realizzazione,
entro il 2026, dell'opera affidata al Commissario Governativo dottoressa Vera Fiorani.
È il momento di agire, perché la stazione AV del Vallo di Diano, interconnessa con la linea
Sicignano-Lagonegro, deve essere prevista, progettata e realizzata ora o mai più prima della
definizione del tracciato nel Vallo di Diano.