La locomotiva di Polla |
Il Comitato per la riattivazione della ferrovia Sicignano-Lagonegro nella serata del 5 settembre è stato presente ad un doppio impegno. Prima alla stazione di Polla, per affiggere altre stampe nell'ormai quasi completo Info Point promosso dal membro del direttivo Giuseppe Verga. La locomotiva FS 835 continua intanto a rifarsi bella: la ruggine è sparita e adesso c'è un bel colore nero vivo ad accogliere i curiosi che si fermano in stazione incuriositi dalla anomala pulizia e dalla sala d'attesa riaperta.
Poi a Sala Consilina, dove è stato dato supporto alla comunità che protesta per la chiusura del Tribunale.
Proprio Tribunale e Ferrovia sono ormai legati a doppio filo. Dopo ventisei anni- così recita il manifesto promosso dal Comitato - arriva un'altra chiusura che depotenzia, isola e sminuisce il Vallo di Diano. E tra l'altro il palazzo di giustizia verrà accorpato in quella Lagonegro che è impossibile raggiungere con i mezzi pubblici di Stato per via di un'altra chiusura, annosa, della linea ferrata. Dopo la ferrovia si toglie anche il tribunale, in un territorio che diventa sempre più terra di conquista e che diviene sempre più depotenziato dei servizi principali. La battaglia unanime di tutti i cittadini pro tribunale vede il completo e convinto sostegno anche del Comitato per la riattivazione della Sicignano-Lagonegro, che oltre a lottare per il treno è attento alle problematiche sociali del territorio. E la provocazione potrebbe essere proprio quella del doppio filo che lega e legherà dal 14 settembre Sala Consilina a Lagonegro: tolto il tribunale e spostatolo in Basilicata, non sarebbe il caso di impegnarsi fattivamente per fornire quanto meno un collegamento ferroviario tra le due città ora irrimediabilmente e più di prima legate?