La pazza proposta del Comitato pro ferrovia: “abbiamo inoltrato una richiesta ufficiale sia a RFI che ad alcuni parlamentari affinchè facciano loro l’idea e presentino una proposta di legge”. Contro il degrado e l’abbandono della Sicignano – Lagonegro arriva un nuovo progetto, che dovrebbe diventare pilota in tutta Italia, lanciato proprio dal direttivo per la tratta del Vallo di Diano: utilizzare le pecore e le capre della zona per pulire la tratta.
Non è un’illuminazione tutta del Comitato, che di fatto ha semplicemente fatto propria la proposta della Francia nella speranza di tornare a disseppellire i binari dalla foresta che li ha ingurgitati. Unici requisiti richiesti per il ‘nuovo personale’ che andrà a comporre la squadra speciale di pulizia sulla Sicignano Lagonegro è il sapersi arrampicare lungo le scarpate dei binari, essere in grado di divorare grandi quantità di erbe spontanee e avere carattere mansueto.
In Francia SNCF per risolvere il problema della manutenzione ha chiesto ad una società di eco-pastorizia di occuparsi della manutenzione delle tratte in disuso. Dallo scorso giugno, invece, gli ovini sono impiegati anche per ‘lavorare’ sulle linee in servizio. “L’obiettivo – si legge in un articolo dedicato su Il Sole 24 ore - è conservare la biodiversità della regione dalle piante invadenti più nefaste, che si sviluppano molto in fretta, invadendo talvolta i binari ferroviari e impedendo ad altre specie di sopravvivere.. Da qui la necessità di ricorrere all’aiuto delle pecore, privilegiate sugli altri erbivori poiché ben si adattano ai terreni scoscesi, mentre la loro natura mansueta e mite è l’ideale per ‘lavorare’ ai bordi di strade trafficate: non si scompongono nemmeno di fianco ai Tgv lanciati a 300 km/h”. Dei pastori urbani le sorvegliano, già sono stati puliti i primi 13.000 metri di binari. Analogo discorso in Svizzera, dove “Le pecore costituiscono una forma di manutenzione ferroviaria molto efficiente: decimano le piante problematiche e molto prolifere, mentre sostengono lo sviluppo di specie di prato che servono come habitat a insetti e animali” spiega la società ferroviaria elvetica sul proprio sito. Alternativa a costo zero per i pastori del Vallo di Diano, chiamati a rievocare nostalgicamente la loro ferrovia e nel frattempo dargli un’aria più pulita e dignitosa. Si potrebbe partire proprio dalle stazioni, con la pulizia dei marciapiedi e delle banchine oltre che dei binari e dei vari piazzali. Una cosa simile succede a Lagonegro, che infatti risulta una delle stazioni migliori della tratta: non di rado qualche pastore porta le sue pecore a brucare in mezzo ai binari. Che sia un precursore dell’eco-pastorizia svizzero-francese? Rocco Panetta – presidente del Comitato pro Ferrovia – ha dichiarato il suo entusiasmo per l’idea a costo zero che dovrebbe divenire dalla Sicignano-Lagonegro un progetto pilota: “per la Sicignano-Lagonegro sono disponibile a dare gratis la mia consulenza tecnica in materia, quale Medico Veterinario,Specialista in Alimentazione degli Animali Domestici”. E la speranza è che l’idea, rubata dai cugini d’oltralpe, venga considerata oltre gli scetticismi e le sofisticatezze per dare decoro e dignità ai luoghi ferroviari di una tratta ‘SOSPESA’ dal 1987.