Disposto un sopralluogo da POLFER e ANSF, la Freccia mobilita tutti: e la Sicignano-Lagonegro e il Vallo di Diano?

Dopo la richiesta ufficiale del Comune di Battipaglia per la fermata del Frecciarossa Milano-Taranto nel comune salernitano, il Sindaco Cecilia Francese rilancia anche l'idea di un proseguimento del collegamento metropolitano fino ad Eboli. Dovrebbe essere cosa fatta - almeno a quanto si evince dalla stampa locale - l'intervento, nell'ambito del Patto per la Campania, per il finanziamento del completamento della rete metropolitana di Salerno per il tratto Stadio Arechi-Pontecagnano. A questo progetto sarebbero stati destinati 6 milioni e 400.000 euro nell'arco dei prossimi due anni per la progettazione.
Il Comitato per la riattivazione della ferrovia Sicignano - Lagonegro saluta con favore queste innovazioni, decisamente importanti per la mobilità regionale. Vorrebbe però ricordare alla latitante Regione Campania che esiste anche il Vallo di Diano e una sua ferrovia, che merita di essere considerata, altrimenti è inutile parlare di strategia per le aree interne, mobilità green e quant'altro. Senza dimenticare che il treno è il veicolo prediletto per le persone a ridotta mobilità, anche se questa condizione deve essere soddisfatta a livello infrastrutturale. Il presidente Rocco Panetta non lesina critiche alla decisione, che sembra acquisita, di far fermare il treno Frecciarossa 1000 a Battipaglia: "Con il Vallo di Diano e Polla a 70 km dal terminal dell'Alta Velocità lasciamo chiusa la Sicignano - Lagonegro senza neanche aprire il primo tronco di appena 26 km fino a Polla, però istituiamo la fermata di un convoglio veloce a dieci minuti dalla precedente, Salerno". Le delibere dell'amministrazione comunale di Sicignano degli Alburni e del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni dovrebbero far riflettere anche la Regione Campania: tutelare le aree interne e utilizzare criteri che soddisfino le esigenze di tutti i cittadini. Per far fermare il Frecciarossa in stazioni concepite per il trasporto regionale occorrono investimenti che non sempre sono stati fatti, come il rialzare i marciapiedi, posizionare e attivare gli ascensori, proprio come accade a Salerno. E' dell'ultima ora (giovedì 5 gennaio) la notizia di un primo riscontro ufficiale alle richieste del Comitato: la POLFER, Compartimento di Bari, che ha competenza sulle stazioni di Taranto e Potenza Centrale, unitamente all'Agenzia Nazionale per la Sicurezza Ferroviaria ha disposto un sopralluogo per una verifica delle infrastrutture e delle stazioni. Un ulteriore segno, semmai ce ne fosse stato bisogno, che quanto il Comitato va dicendo da settimane non è campato in aria. In tutto ciò il Vallo di Diano? Mentre gli amministratori comunali e non della zona salernitana comunque si muovono, quelli locali tacciono come se vivessero in un mondo diverso, con esigenze differenti. Le insistenze del Sindaco di Battipaglia per ottenere la fermata dell'Alta Velocità nella propria città si oppone diametralmente al silenzio imperante degli amministratori valdianesi, ormai rassegnati ad un binario arrugginito e ricoperto da rovi. L'invito accorato del Comitato ai politici nostrani è quello di non commettere gli errori del passato e di sfruttare i Fondi Europei per riportare il treno nel Vallo. Sarebbe l'unica effettiva via per far uscire dall'isolamento il comprensorio. Il treno nel Vallo intanto non ci arriva ancora, si è fermato, per ora, a Battipaglia.