Il Comitato per la riattivazione della ferrovia Sicignano – Lagonegro apprende con interesse, non senza un pizzico di sconforto, la posizione espressa da Corrado Matera.
Secondo l’assessore valdianese, infatti, l’operazione di attivazione della corsa Milano/Taranto sarebbe utilissima per il territorio a Sud di Salerno. Posizione che anche il Comitato appoggia, così come è concorde con l’esponente della Giunta De Luca sul fatto che ci sia tanto da lavorare.
Lo stupore, però, arriva nel passaggio in cui Matera afferma di essere in sinergia con la Regione Basilicata tramite una serie di telefonate per far fermare il Frecciarossa 1000 a Sicignano. La proposta, che proprio il Comitato sottopose all’Assessore ormai mesi fa, va sicuramente caldeggiata, ma la speranza è che i contatti portino a qualcosa e che venga partorita la decisione di far sostare i treni, da e per Ferrandina/Matera, in coincidenza con gli autobus Freccialink, per il Frecciarossa 1000, e quelli sostitutivi per i Treni Intercity e Regionali, per raggiugere il Vallo di Diano. Il Comitato non ha interesse, e lo ribadisce, nel sottolineare la paternità della proposta (anche se effettivamente è così), bensì che la proposta stessa non resti sulla carta e diventi realtà per migliorare la mobilità nelle aree interne. Riguardo lo spot, invece, le dichiarazioni di Matera possono essere condivisibili ma i fatti parlano chiaro e dicono ben altro: il Cilento, grazie alla Regione Campania, sta vivendo una riscoperta globale anche in fatto di dinamiche trasportistiche, mentre il Vallo di Diano rimane “figlio di nessuno”. “Vorremmo chiedere all’assessore – ha dichiarato Rocco Della Corte, esponente del Comitato - se non sia uno spot migliore lavorare con la Regione Basilicata, oltre che per la fermata del Frecciarossa 1000 a Sicignano, anche per il riapertura della Sicignano-Lagonegro nei primi 26 km fino a Polla. Pensate che pubblicità poter dire che da Salerno, un turista proveniente da Milano, può prendere un treno regionale fino a Polla ed entrare nel cuore del Vallo di Diano. Allora sì che avrebbe senso, anche a livello di marketing, fare una bella brochure da pubblicare sul sito di Trenitalia che oltre alla splendida costa cilentana contenga anche immagini della Certosa di Padula o delle Grotte di Pertosa...”. Del resto il presidente Vincenzo De Luca prima delle elezioni disse in Radio che il riapertura della ferrovia del Vallo di Diano era fattibile. Finora, però, non si è fatto altro che chiacchierare. Per far conoscere l’area del sud della provincia salernitana, per citare Matera, è necessario ricordarsi delle aree interne. Da Matera politico a Matera città, il capoluogo di provincia lucano sarà capitale europea della cultura nel 2019: far fermare anche i treni regionali da e per Ferrandina/Matera a Sicignano può essere un ulteriore elemento nella sinergia con la Basilicata per consentire a tutti di visitare i Sassi. Tra pubblicità, volantini e promozioni sembra che anche le agenzie di marketing ce l’abbiano con il Vallo di Diano e con la città di Matera, ricordando sempre quella famosa ‘reclame’ che invitava ad andare a trovare lo zio Pietro in Eurostar anche se la stazione di Matera La Martella è un rudere incompleto, e vanta intorno a sé un paesaggio non troppo differente – purtroppo – rispetto a Polla, Sala Consilina, Sassano/Teggiano, Padula.