Il Comitato pro Ferrovia recapita una lettera al premier Matteo Renzi

Alla c.a. DOTT. MATTEO RENZI
Presidente del Consiglio della Repubblica Italiana
 
Egr. Presidente del Consiglio,
le scriviamo a nome di centinaia di cittadini che dal mese di ottobre 2012 si sono riuniti in un Comitato spontaneo per rivendicare il loro diritto alla mobilità. Il suo intento pubblico di dare un’inversione di tendenza alla politica è per noi una motivazione a scriverle, nella speranza che possa cambiare anche la situazione concreta dei semplici cittadini costretti a vedersi presi in giro da promesse elettorali continue e costanti nel tempo e non arrivare mai alla svolta per la loro linea ferrata. La Sicignano-Lagonegro è ‘temporaneamente sospesa all’esercizio ferroviario ed effettuata con autoservizi sostitutivi’ dal 1987 e sembra non avere fine l’agonia di un bacino di ute

nza di oltre 100.000 persone costrette a vedere col binocolo il loro capoluogo di provincia, Salerno. La stazione di Salerno è il terminale dell'Alta Velocità ferroviaria, presto i treni la collegheranno direttamente con l'Aeroporto di Fiumicino. Si può parla di sviluppo turistico di una zona, il Vallo di Diano, a 70 km da Salerno, in cui gli autobus,velocità massima 100 km/ora, impiegano oltre 4 ore e mezza per arrivare all'aeroporto della Capitale? La logica vuole che i turisti impieghino circa 3 ore , per lo stesso percorso, usando un TRENO Regionale sul tratto Vallo di Diano-Salerno, in coincidenza con i TRENI ad Alta velocità a Salerno. La riapertura al traffico della linea Sicignano-Lagonegro è la condizione necessaria ed INDISPENSABILE per realizzare tutto ciò, ovvero lo sviluppo economico di un territorio, altrimenti destinato ad essere l'ennesima sacca assistenziale del Sud. La lettera aperta mira ad un suo intervento diretto, anche tramite il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – da noi già contattato – per mettere fine ad un’annosa questione. Il suo interessamento alla questione potrebbe rappresentare una risposta concreta alle esigenze della popolazione, andando ad accorciare la distanza tra paese ideale e paese reale di cui lei ha sottolineato l’importanza nei suoi numerosi discorsi pubblici. Ha sicuramente il potere per mettere in moto una macchina amministrativa e burocratica volta ad accontentare e restituire ad alcuni cittadini il loro diritto. Sempre citandola, lei ha più volte fatto notare che la sua esperienza da Sindaco le consente di conoscere molto bene le problematiche pratiche di singole zone e che pertanto non si perderà nell’astrattismo del generale. Ebbene, questa è un’occasione di dimostrare quanto da lei affermato con fermezza, in quanto ha la possibilità di dare una risposta concreta ad un problema concreto del paese reale. Vorremmo poi aggiungere un invito a farla venire sul territorio, magari con un Consiglio dei Ministri itinerante da svolgere nella Certosa di Padula, e sottolineare come il semestre italiano europeo sia un'opportunità da non perdere. Si potrebbe attingere dai 130 miliardi non spesi dalle regioni per la nostra ferrovia. E in un mondo politico meridionale spesso colpito da scandali ed esempi di mala politica potrebbe essere un segnale forte quello di riuscire a porre la parola ‘fine’ ad una questione di quasi trent’anni, procrastinata sino all’inverosimile ed oggetto dei più squallidi esercizi retorici da parte della classe politica che lei stesso intende rottamare. I soldi non spesi dalle Regioni per le infrastrutture locali sono un grido forte di allarme e indignazione per le vicende insolute come quella della Sicignano-Lagonegro. Il nostro appello, quindi, crediamo meriti una risposta dal primo ministro di questo paese. Attendiamo una nota ufficiale di presa visione della nostra breve ma fitta missiva, nella speranza che voglia riceverci e ascoltarci in qualità di cittadini coerentemente con il suo intento di avvicinare la politica agli italiani e non far restare i Palazzi del Potere una chimera irraggiungibile ed incapace di risolvere i problemi. Nella speranza di un solerte riscontro,