Fiamme alla locomotiva di Polla, il Comitato: “E’ una vergogna, tutto ciò esula dalla civiltà”

Foto: Italia 2 Tv
Indignazione per l’accaduto e solidarietà alla Pro Loco Tanagro Pollese sono i sentimenti che aleggiano all’interno del Comitato pro Sicignano – Lagonegro a seguito della notizia sulla locomotiva di Polla. “Solo una parola per chi ha commesso questo atto di vandalismo: vergogna. Il comitato pro ferrovia esprime piena solidarietà alla Pro Loco Tanagro Pollese e al presidente Nicola Abate e condanna fortemente questo episodio. E' per colpa di certe persone che non si cresce mai, mezzi uomini, ominicchi, o quaquaraqua completamente incapaci di creare qualcosa di positivo per il territorio e costretti dunque a sfogare le loro frustrazioni distruggendo ciò che di buono costruiscono gli altri”: queste le dichiarazioni a caldo apparse sul profilo Facebook del comitato pro ferrovia. L’episodio increscioso è avvenuto la mattina del 16 agosto. Sono dovuti intervenire i membri della Protezione Civile e le forze dell’ordine per spegnere le fiamme. La motrice è stata danneggiata all’interno nella sua base pavimentata in parquet.

La Pro Loco ha denunciato contro ignoti il fatto, e il presidente Abate è stato raggiunto telefonicamente dal Comitato, che ha voluto esprimere di persona piena solidarietà. Molto amareggiato il co-presidente Rocco Panetta, che dichiara: “Il Comitato pro ferrovia, nel caso di un processo quando si scopriranno i colpevoli, è pronto a testimoniare in favore dei ragazzi di Polla, costituendosi parte civile come già accaduto per l’occupazione di suolo ferroviario a Sala. Stiano tranquilli, hanno colpito la locomotiva, ma prima o poi vedranno il Minuetto”. Laconico ma diretto, invece, Giuseppe Verga: “Abbiamo presentato una denuncia-querela, e se sarà individuato il colpevole la nostra richiesta come misura cautelare del territorio sarà esemplare. Questi sono atti che vanno condannati, sia se si tratta di ragazzi sia se sono adulti. Nessuna pietà”. “Tutto ciò esula dalla civiltà – fa eco il co-presidente Rocco Della Corte – perché non è ammissibile che in un paese che si definisce civile accadano episodi simili in una zona neanche tanto isolata. E’ un atto intimidatorio? Non credo che ci sia qualcuno che ha paura del ritorno del treno. Sembra che da una parte ci sia un Vallo che costruisce, si impegna e tenta di valorizzare il territorio, dall’altra c’è chi tramite questi gesti dà adito alle definizioni negative e razziste contro il Sud. La locomotiva è diventata un simbolo della lotta al ripristino e ai comodati delle stazioni con il modello Polla che ha fatto il giro della Campania. Mi auguro che vengano individuati i responsabili e paghino i danni procurati”. Un atto intimidatorio che comunque non scoraggia nessuno. Il Comitato esprime solidarietà anche alla cittadinanza pollese e fa appello alla provincia di Salerno, che ha contribuito al restauro della locomotiva operato dal Comune, affinchè dia seguito alle dichiarazioni pro riattivazione arrivate nei primi mesi dell’anno e spinga per far sì che l’autorità giudiziaria faccia luce sull’accaduto. Il presidente Abate ha assicurato di concerto con il Comune, si provvederà a risistemare la storica locomotiva, diventata un’attrattiva per famiglie e bambini che non di rado accedono al piazzale per scattare foto ricordo e visitare una delle ultime testimonianze del treno. Un treno che qualcuno non vorrebbe vedere per celati interessi privati o altre motivazioni non ammissibili alla luce del sole o non giustificabili più con la mancata utenza o con il troppo costo, visti i pullman privati da cinquantaquattro posti pieni in entrambe le direzioni (foto sul profilo fb del Comitato) e la recente notizia dei milioni di euro in programma per creare due svincoli il cui prezzo basterebbe per portare il treno fino a Polla (notizia uscita il 14 agosto)? Ai posteri l’ardua sentenza.