L'elezione di Vincenzo De Luca alla presidenza della Regione Campania deve necessariamente portare il neo-governatore a relazionarsi con la vicina Basilicata anche per le questioni di mobilità che riguardano Vallo di Diano e Lagonegrese. Il Comitato per la riattivazione della ferrovia Sicignano - Lagonegro è convinto di questa esigenza, anche in virtù di quanto accaduto a Matera qualche giorno fa in occasione della visita di Graziano Del Rio.
Il braccio destro di Matteo Renzi ha rassicurato l'attenzione verso la città lucana, affermando di aver "molto apprezzato richieste studiate che rientrano nell’ambito di quell’operatività che noi chiediamo alle Regioni. Le necessità sono state armonizzate, non tante richieste ma alcune strategiche per lo sviluppo, non c’è bisogno del libro dei sogni ma di piani credibili con cronoprogrammi precisi e che devono assolutamente essere rispettati".
Da queste dichiarazioni, rilasciate al Quotidiano della Basilicata, consegue una riflessione: tra le richieste strategiche sta anche l'implemento del servizio su ferro, utile allo sviluppo del territorio - e nel caso del Vallo e del Lagonegrese sarebbe un lavoro 'dovuto' dopo decenni di promesse su un'infrastruttura già presente.
Accennando agli imprenditori che vogliono investire in Italia e al Sud, Del Rio ha parlato proprio di ferrovie: sia le Fal che la Ferrandina-Matera, quest'ultima oggetto di una questione annosa ed irrisolvibile, sulla quale il ministro ha lodato la scelta della Regione di "ottimizzare le risorse, con altre scelte prioritarie da tenere nella dovuta considerazione". Concordando con il discorso sulle priorità, questo Comitato rilancia la battaglia per la Sicignano - Lagonegro, augurandosi che passi dal livello di Priorità 2 a quello di Priorità 1 nell'accordo quadro Basilicata/Governo, considerando anche gli ultimi sviluppi sulle vicende inerenti l'organizzazione delle grandi opere a livello nazionale (arresti, corruzione e quant'altro). La Sicignano - Lagonegro è primaria perchè copre un bacino d'utenza vasto (oltre 100.000 abitanti), dà opportunità di apertura turistica ed economica a numerosi paesi, porta nuovo afflusso di persone all'hub dell'AV sito a Salerno,a soli 70 km di distanza. Ragioni che bastano per considerare la ferrovia sospesa dal 1987 come 'prioritaria di primo livello'.