Sulla vicenda della contrapposizione tra RFI e il Comune di Sala Consilina non poteva mancare l’intervento del presidente del Comitato pro Sicignano-Lagonegro Rocco Panetta, che da tempo ha intrapreso una battaglia anche a tutela dei luoghi ferroviari ricordando sempre che una cultura del treno significa anche salvaguardare il demanio ferroviario e non andare a gravare sulle già pesanti condizioni infrastrutturali della ferrovia del Vallo di Diano.
Ciò che non è andato giù al presidente sono le dichiarazioni del Sindaco, Cavallone, il quale ha minimizzato sulla vicenda della citazione in giudizio di RFI parlando del degrado in cui versano gli scali valdianesi: “Il Sindaco parla di stazioni e degrado – ha esordito Panetta – citando il progetto dell’ospedale diffuso.
E’ un’iniziativa che anche noi apprezziamo quella di restituire alla comunità le stazioni anche perchè questa cosa non interferisce con il riapertura al traffico ferroviario, ma quello che non bisogna fare è ribaltare la realtà: il contrattacco del primo cittadino è del tutto fuori luogo perchè si tratta della copertura del binario con materiale cementizio, dopo aver riaperto un passaggio a livello chiusa nel 1984, in località Ponte Filo quando i treni ancora circolavano, e di aver coperto con asfalto un’area di 1000 mq, per una lunghezza di 200 metri e larghezza di 5 m, rasente il binario, in località S.Maria della Misericordia di Sala Consilina, di proprietà del demanio ferroviario, in cui circolano pedoni,animali e veicoli, creando una situazione per cui è,invece, impossibile la circolazione di treni ”. Sul problema dei trasporti il presidente
è chiaro: “Stiamo facendo tanto per non far morire l’attenzione sulla questione, tutti si dicono favorevoli al ritorno del treno ma poi nel frattempo cementificano il binario andando di fatto a dimostrare che non sono così interessati alla salvaguardia delle infrastrutture e facendo questo inoltre violano anche le leggi”. La speranza di Rocco Panetta è che si dia luogo ad un ripristino immediato dei luoghi: “E’ una questione di legalità, altro che degrado delle stazioni. Sul cattivo stato degli scali siamo perfettamente d’accordo, ma dico anche che se ci sono delle regole vanno rispettate ed un Comune, Ente pubblico, non può andare a cementificare un binario di una ferrovia non dismessa ed asfaltare il suolo ferroviario,per più che raddoppiare la larghezza di una strada comunale. Spero che la Giunta di Sala Consilina deliberi l'immediato ripristino di luoghi che sono pubblici, evitando ulteriori spese a carico dei cittadini per un contenzioso la cui persistenza vanifica ogni azione per il diritto alla mobilità su ferro, l'unica che garantisce la possibiltà di muoversi anche ai disabili ”, conclude il presidente.