Il Comitato per la riattivazione della ferrovia Sicignano - Lagonegro con questa nota vuole complimentarsi con l'Avv. Matera per il prestigioso incarico ricevuto ed augurargli buon lavoro.
Le origini teggianesi garantiscono la conoscenza delle potenzialità e delle problematiche del nostro Vallo di Diano, pertanto un assessorato al turismo può senz'altro intervenire fattivamente per cambiare le sorti di un'area interna troppo bella per essere lasciata nel coma che perdura da trent'anni.
Considerando che il turismo potrebbe essere il motore trainante per un nuovo umanesimo del Vallo di Diano, in fede alla proposta del consigliere regionale e collega di partito Ricchiuti, sostenuta anche dal vice presidente Bonavitacola, di riaprire al traffico la tratta ferrata auspichiamo che tale proposta venga resa operativa instaurando sin da subito un tavolo tecnico con la Regione Basilicata che ha già deliberato il ripristino da tempo ed il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti.
Non è immaginabile che in una località turistica come Cortina d'Ampezzo il ministro Del Rio firmi un accordo ,insieme alla Regione Veneto ed alla Provincia Autonoma di Bolzano, per far arrivare lì i treni FS (non una metropolitana leggera a scartamento ridotto),costruendo ,ex novo, una linea ferroviaria con un investimento fino a 1,2 miliardi di euro ed il Vallo di Diano e gli Alburni non vedano più circolare i treni, a soli 70 km dal terminale dell'Alta Velocità, Salerno. La notizia che il Vallo di Diano è stato confermato area pilota per l'attuazione della Strategia per le aree interne è un motivo in più per confermare la riapertura della tratta anche nel documento finale, integrando il progetto con la proposta di collegamento tra i paesi con bus elettrici, fatta dal presidente Pellegrino che ha sempre profuso energie pro ripristino della tratta ferrata partecipando a due incontri, uno con il vice presidente del Parlamento Europeo, Gianni Pittella e l'allora AD del Gruppo FSI ing. Mauro Moretti, e altro con l'On. Bonavitacola.
Ricordiamo inoltre che la Certosa di San Lorenzo, grazie alla riforma riforma del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo anzichè essere valorizzata,premiata e dichiarata sede autonoma con un proprio manager, così come è accaduto a Paestum, è stata accorpata in modo scellerato al Polo Museale di Napoli declassandola di fatto a museo di terz'ordine, nonostante fosse Patrimonio Unesco, come le Dolomiti in cui si arriverà in treno, e Grande Attrattore Culturale.
Da cittadini del Vallo di Diano chiediamo l'impegno della Regione Campania ad intercedere per far diventare la Certosa di Padula ente autonomo alle dirette dipendenze del Mibact e, in vista di Matera 2019 di far si che i Frecciargento , da e per Roma, già chiesti dalla Regione Basilicata, fermino anche alla stazione di Buccino per captare l'enorme flusso di turisti che viaggerà sulla tratta veicolandoli, con dei bus link di Trenitalia, anche a Padula. Concludiamo dicendo ai cittadini dianesi che avere Pellegrino al Parco e Matera al Turismo è un treno che passa una volta sola, quindi meglio salirci su e lanciarlo a tutta velocità.