Il gasolio diventa obsoleto: le ferrovie, sempre più orientate verso l’ecologico, hanno presentato il primo treno ad idrogeno sviluppato dalla Alstom.
Zero emissioni, idrogeno carburante per l’azionamento dei motori, rumorosità nulla: queste le caratteristiche del nuovo convoglio (in foto nel rendering dell’azienda produttrice) che comincerà a circolare in Germania.
Il progetto, sviluppato a partire dal 2014, di un treno a cella combustibile, rientra nel piano di riduzione di CO2 e di utilizzo delle rinnovabili. La notizia è ottima anche per ferrovie come la Sicignano – Lagonegro, non elettrificate: considerando che la nazione tedesca ha quasi la metà delle linee ferroviarie a binario non elettrificato, infatti, i punti in comune con la strada ferrata valdianese sono molti. Importare questo modello anche in Italia potrebbe essere un’iniziativa rivoluzionaria, che consentirebbe di valorizzare al meglio – sia per qualità del servizio che per sostenibilità – anche le linee più antiche che non godono dell’elettrificazione, proprio come la Sicignano – Lagonegro. Sempre sul fronte della valorizzazione delle ferrovie locali, è di pochi giorni fa l’ufficializzazione della riapertura della tratta Sacile – Gemona. La progettazione è in dirittura d’arrivo, la linea sarà riattivata per l’intero tracciato e sarà il primo caso di servizio integrato con gestione mista: circoleranno, infatti, sia i treni turistici che quelli del trasporto regionale. Un progetto pilota che potrebbe essere riutilizzato su molte linee, compresa la Sicignano – Lagonegro. In sintesi, un lato della medaglia sorride alle battaglie del Comitato perché altrove si rendono operative le proposte che il direttivo lancia da tempo.
Dall’altro lato, però, la Regione Campania resta incredibilmente latitante e non dà alcun cenno riguardo la pur importante battaglia relativa al miglioramento del trasporto su ferro. Questi esempi provenienti da tutta Italia devono essere un monito per il presidente Vincenzo De Luca, detentore della delega ai trasporti, e per l’assessore al Turismo Corrado Matera: con un protocollo d’intesa e una progettazione seria si può uscire dal pantano ed evitare di restare sempre una Regione non all’avanguardia.