Il Comitato per la riattivazione della ferrovia Sicignano – Lagonegro apprende con estrema soddisfazione la notizia della delibera, approvata dalla Giunta Comunale di Sala Consilina, in favore della riattivazione della tratta valdianese, sulla stessa stregua di quelle approvate dal Comune di Lagonegro, da quello di Sicignano e dall’Ente Parco Nazionale Cilento, Vallo di Diano, Alburni.
Un atto politico di indirizzo che dà un’ulteriore testimonianza della volontà assoluta, almeno dal punto di vista burocratico, di riavere il treno nel Vallo e di apportare miglioramenti sostanziali alla mobilità del territorio.
Sarebbe opportuno, inoltre, dare seguito a queste importanti iniziative istituzionali con gesti concreti e un’idea praticabile potrebbe essere quella di calibrare gli orari dei minibus della navetta urbana di Sala Consilina con gli arrivi e le partenze dalle stazioni di Sala Consilina e Sassano-Teggiano del servizio sostitutivo di Trenitalia e con quelli di Italobus nel terminal, ubicato nei pressi dell’uscita autostradale. Oltre ad esprimersi in favore della ferrovia, però, non dimentichiamo che l'Amministrazione di Sala Consilina è interessata da un contenzioso, presso il Tribunale di Lagonegro, con RFI per danni all'infrastruttura e occupazione del demanio ferroviario. La citazione in giudizio fatta da Rete Ferroviaria Italiana (RFI) imporrebbe agli Amministratori di ripristinare i luoghi ferroviari, senza deturpare il tracciato e senza coprire il binario. Un atto che sarebbe coerente con quanto deliberato, se si vuole davvero che la Sicignano – Lagonegro venga riattivata. Il Comitato comunica inoltre di aver inoltrato, tramite PEC, una specifica missiva al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti sia per quanto riguarda la situazione di Sala che per quella di Polla. In quest'ultimo caso deve registrarsi, un'inspiegabile inerzia da parte di RFI che, fino ad oggi, non ha intrapreso alcuna iniziativa per rimuovere l'asfalto dal binario, messo abusivamente dall'Amministrazione Comunale all'altezza del passaggio a livello, su una strada, la SR 426, di cui l'Ente proprietario certamente non è il Comune di Polla ma la Regione Campania . Due notizie importanti, dunque, che cercano di spingere verso fatti concreti i documenti, fondamentali, prodotti dalle istituzioni. Migliorare la mobilità del territorio, oltre all’auspicabile riapertura del primo tratto di linea tra Sicignano e Polla che consentirebbe, senza fermate intermedie, un veloce collegamento con il capoluogo, significa anche pensare ad una giusta integrazione ferro/gomma. E’ il caso della proposta di coincidenza tra le navette urbane a Sala Consilina, ma si potrebbe pensare anche ad una fermata degli autobus Freccialink di Trenitalia nei piazzali esterni delle stazioni di Padula, Sala Consilina e Polla nel prossimo orario estivo, in coincidenza con la fermata a Sicignano,richiesta anche dalla Regione Campania, del Frecciarossa 1000. Turismo, cultura, economia sono un trinomio che prescinde da una mobilità snella e pratica. E’ impensabile chiacchierare relativamente allo sviluppo del territorio senza visioni lungimiranti, ambiziose ma allo stesso tempo pratiche.