Padula FS, nuove prospettive. Il Comitato apprezza le dichiarazioni di Imparato e rilancia: “Riaprire la sala d’attesa e far fermare i bus nel piazzale”

Sono passati più di quattro anni da quando il Comitato per la riattivazione della Ferrovia Sicignano-Lagonegro, costituito nel 2012, organizzò a Padula presso lo scalo sommerso dalle sterpaglie un’iniziativa in concomitanza con la “Giornata Nazionale delle Ferrovie dimenticate”. 

Il treno ha fischiato, titolo dell’evento di pirandelliana memoria per evocare sia quella follia che è propria di chi permette lo scempio di una tratta ferma da trent’anni e sia per ricordare che il fischio del treno è vita e necessario impulso all’economia, fu un successo. Tanti amministratori e tantissimi cittadini intervennero, tra cui il Sindaco di Padula, ancora in carica, Paolo Imparato.
Proprio in quella sede il primo cittadino padulese si rese autore di un discorso, durante il quale paventò la possibilità di spostare un ufficio comunale nella stazione per rimetterla a nuovo e tenerla aperta. Le sue dichiarazioni, ricordate negli articoli relativi all’evento, furono nette. Oggi apprendiamo dalla stampa locale, con grande piacere, che ci sono effettivamente dei progetti per ripopolare lo scalo – che sia l’Ufficio Anagrafe, come si disse quattro anni fa, o altri servizi pubblici, poco importa. Il Comitato lancia un appello al sindaco Imparato affinché oltre a rimettere in sesto la struttura si tenga aperta al pubblico la sala d’attesa per i passeggeri del sostitutivo e soprattutto si rientri nelle norme di legge facendo attestare il sostitutivo stesso nel piazzale della stazione.

Al momento, come più volte rilanciato, il bus in direzione Sud sosta in una fermata non segnalata, mentre in direzione Nord opera la salita e la discesa dei passeggeri non rispettando il codice della strada in vigore. Sempre da un’intervista radiofonica, il Comitato apprende la disamina di Paolo Imparato sui trasporti: la speranza è che il Sindaco e Consigliere Provinciale ai Trasporti, per quanto in suo potere, riesca ad attenuare l’epopea dei viaggiatori che per raggiungere il Vallo sono costretti a viaggi della speranza. Gli autobus privati, oltre che ai sostitutivi, per esempio, arrivano al bivio della strada che conduce a Padula senza indicazioni nei confronti della Certosa o servizi navetta per i turisti. Fermo restando che riattivare la ferrovia, almeno fino a Polla, è l’unica soluzione per cercare di riportare flussi turistici consistenti e riavviare un pendolarismo interno ed in collegamento con il capoluogo (e con l’Alta Velocità), per ora il Comitato prende in parola il Sindaco Imparato e come sempre si mette a disposizione per collaborare sulle questioni importanti esposte.  
 
In allegato due foto della stazione di Padula, scattate da Rocco Della Corte, in occasione dell’evento “Il treno ha fischiato”.