Una delle battaglie più importanti che da sempre il Comitato per la riattivazione della ferrovia Sicignano – Lagonegro porta avanti è quello del diritto alla mobilità. I disabili, i non vedenti, e tutti coloro che hanno ridotta mobilità, infatti, si trovano senz’altro più a disagio dal punto di vista logistico con gli autobus sostitutivi in confronto ai nuovi e moderni Jazz o Swing che dir si voglia. Un ultimo episodio, che ha davvero dell’assurdo, riguarda la stazione – attiva e con un elevato traffico pendolare – di Battipaglia.
Sul bus del servizio sostitutivo Trenitalia è stato affisso un cartello di “Avviso ai viaggiatori” che informava la possibilità di accedere al bus se in possesso di idoneo biglietto, il cui controllo può essere “effettuato dal personale di guida”. L’accesso è limitato alla disponibilità dei posti, terminava l’informativa, con conseguente deduzione che è impedito l'accesso prioritario ai Titolari di Concessione Speciale III. Il personale di guida dei bus, infatti, non è dipendente da Trenitalia, ed è sprovvisto del pc portatile, indispensabile per il controllo dei biglietti, anche elettronici. Pertanto la verifica della legittima occupazione dei posti a sedere non è fattibile, ed è assurdo che nel 2017 – sui bus dove non sono ammessi, giustamente, posti in piedi – non vi siano tutele per chi ha delle disabilità. Il Comitato, nella persona del presidente Rocco Panetta, ha inoltrato regolare reclamo che è stato preso in carico dagli organi competenti. Riattivare la ferrovia è automaticamente un incentivo e un’applicazione del diritto alla mobilità per tutti, questione basilare per un paese civile, moderno e industrializzato.
Sul bus del servizio sostitutivo Trenitalia è stato affisso un cartello di “Avviso ai viaggiatori” che informava la possibilità di accedere al bus se in possesso di idoneo biglietto, il cui controllo può essere “effettuato dal personale di guida”. L’accesso è limitato alla disponibilità dei posti, terminava l’informativa, con conseguente deduzione che è impedito l'accesso prioritario ai Titolari di Concessione Speciale III. Il personale di guida dei bus, infatti, non è dipendente da Trenitalia, ed è sprovvisto del pc portatile, indispensabile per il controllo dei biglietti, anche elettronici. Pertanto la verifica della legittima occupazione dei posti a sedere non è fattibile, ed è assurdo che nel 2017 – sui bus dove non sono ammessi, giustamente, posti in piedi – non vi siano tutele per chi ha delle disabilità. Il Comitato, nella persona del presidente Rocco Panetta, ha inoltrato regolare reclamo che è stato preso in carico dagli organi competenti. Riattivare la ferrovia è automaticamente un incentivo e un’applicazione del diritto alla mobilità per tutti, questione basilare per un paese civile, moderno e industrializzato.