Sicignano degli Alburni (Salerno) è un comune italiano di 3 224 abitanti della provincia di Salerno in Campania. Il territorio comunale sorge fra la valle del Tanagro ed i Monti Alburni, ed è in buona parte inserito nel parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano.
Il parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni è un parco nazionale istituito nel 1991, mentre nel 1995 è istituito l'ente per la sua gestione. L'area naturale protetta di circa 36 000 ettari, interamente compresa nella provincia di Salerno, è stata successivamente estesa fino a portare la sua superficie a 181 048 ettari, corrispondendo oggi alla parte meridionale della provincia, compresa tra la piana del Sele a nord, la Basilicata a est e a sud e il mar Tirreno ad ovest. Comprende, in tutto o in parte, i territori di 8 comunità montane e 80 comuni. Dal 1998 è patrimonio dell'umanità dell'UNESCO (con i siti archeologici di Paestum e Velia e la Certosa di Padula), dal 1997 è Riserva della biosfera e dal 2010 è il primo parco nazionale italiano a diventare geoparco. La sede del parco è a Vallo della Lucania.
Il centro di Sicignano fu fondato intorno al 450 a.C. da Lucio Siccio Dentato, che quattro anni prima era stato eletto tribuno della plebe, inviato a combattere i Sabini che predavano le campagne romane. Stando al racconto di Tito Livio nello stesso anno Siccio sarebbe stato ucciso a tradimento su iniziativa dei decemviri che ne temevano le arringhe che teneva per il ripristino dei diritti della plebe. La prima attestazione documentaria di Sicignano risale a un atto di donazione del 1086 con il quale il conte normanno Asclettino di Sicignano, signore di Polla († 1086), donava alla badia di Cava dei Tirreni il monastero di San Pietro e la chiesa di Santa Caterina, posta nel Castrum Pollae. Dal 1811 al 1860 Sicignano ha fatto parte del circondario di Postiglione, appartenente al distretto di Campagna del Regno delle Due Sicilie. Dal 1860 al 1927, durante il Regno d'Italia ha fatto parte del mandamento di Postiglione, appartenente al circondario di Campagna.
La stazione di Sicignano degli Alburni è una stazione ferroviaria ubicata sulla linea Battipaglia-Potenza-Metaponto, a servizio del comune di Sicignano degli Alburni. La stazione di Sicignano degli Alburni entrò in funzione il 30 settembre 1875 contestualmente all'attivazione del tratto Contursi-Romagnano della linea ferroviaria per Potenza. Era prevista come origine del progetto inserito nella Legge Baccarini del 1879, ma che venne realizzato solo parzialmente, dopo l'apertura della Ferrovia Tirrenica Meridionale, di una ferrovia che raggiungesse Lagonegro e puntasse in direzione del mare congiungendosi alla linea proveniente da Paola e Reggio Calabria a Castrocucco in quel di Maratea. La stazione quindi ha avuto in passato un ruolo di una certa importanza nelle ferrovie campane poiché, dal 30 dicembre 1886, divenne capolinea della prima sezione del progetto: la ferrovia per Lagonegro. Con la chiusura di quest'ultima, Sicignano degli Alburni ha perso molta della sua importanza d'interscambio essendosi ridotto notevolmente il traffico passeggeri. Qui infatti si attestavano molti dei treni per Lagonegro e quivi i passeggeri potevano trovare coincidenza con i treni della linea principale per raggiungere Salerno, Napoli, Potenza o altre destinazioni. Ora una agguerrita Associazione di grandi appassionati della Linea Sicignano – Lagonegro sta continuamente sensibilizzando le Autorità Locali, Regionali e Nazionali per far riaprire la linea e per far arrivare la nuova linea ad Alta Velocità in prossimità della Stazione di Atena che si trova sulla linea da riaprire Sicignano Lagonegro.