Il traffico ferroviario sulla Sicignano-Lagonegro rimane sospeso ed autosostituito. Il senatore Francesco Castiello, nell’interrogazione a risposta scritta rivolta al Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile, ha posto all’attenzione del Parlamento il caso della tratta valdianese. La Regione Campania – come più volte sottolineato dal Comitato pro ferrovia - ha stipulato una convenzione con RFI per uno studio di fattibilità al costo di 1.700.000 euro per la riapertura al traffico turistico (pur non essendo, la Sicignano-Lagonegro, classificata come tale) e lo studio non è stato pubblicato a distanza di oltre un anno e mezzo (era il 17 febbraio 2020). Inoltre la possibile interconnessione con l’AV Battipaglia-Praja (a Nord della stazione di Atena Lucana, evidenziata, con delibera, dai Comuni degli Alburni e della Basilicata ma, assurdamente, non da quelli del Vallo di Diano) che sarà realizzata nei prossimi mesi aprono scenari interessanti, come evidenziato dai Comuni, fuori del Vallo di Diano, che con formale delibera hanno richiesto l’apertura al traffico commerciale della Sicignano-Lagonegro e l’interconnessione ad Atena. Castiello, dunque, ha chiesto al Ministro se sia a conoscenza dei presupposti che individuano le motivazioni per riaprire la Sicignano-Lagonegro e connetterla alla Battipaglia-Praja AV (con fondi del PNRR) e quali iniziative siano in programma per realizzare l’obiettivo della riapertura.