Il Comitato per la riattivazione della ferrovia Sicignano-Lagonegro ha intavolato un discorso di confronto con le province di Salerno e Potenza, nelle persone degli assessori ai trasporti Nicola Valluzzi e Michele Cuozzo. La provincia di Potenza ha deliberato sul modello, personalizzato, adottato dai comuni interessati dalla tratta. A comunicarlo lo stesso assessore in un colloquio telefonico con l'Ufficio Stampa del Comitato. La provincia di Salerno invece, oltre ad aver inserito nel piano di sviluppo territoriale (Patto Territoriale Ultimo) il ripristino, si è mostrata disponibile al dialogo ed è stato protocollato un documento ufficiale con le proposte da portare avanti di concerto tra Comitato e Provincia.
Nello specifico le proposte di lavoro su cui si potrebbe lavorare sono (tratto dalla richiesta ufficiale protocollata in data 8 aprile 2013):
- L’istituzione di un tavolo tecnico per il ripristino della ferrovia, in collaborazione con consulenti del comitato, tecnici del territorio valdianese-salernitano e della provincia di Potenza. § L’avvio di un discorso di confronto tra l’Assessore ai Trasporti della provincia di Salerno e l’Assessore ai trasporti della provincia di Potenza per intavolare un discorso concreto di ripristino e andare incontro alle esigenze della mobilità del territorio interessato.
- L’esplicazione delle mosse da mettere in campo per realizzare il punto inserito nel Patto Territoriale Ultimo in cui si dichiara ufficialmente la volontà di puntare al “riassetto delle linee ferroviarie esistenti al fine di connettere l’intero territorio mediante una linea a carattere locale costituita da linee diverse (Lagonegro-Sicignano, Contursi-Battipaglia (…)” e di avere tra le priorità “il ripristino della linea Sicignano-Lagonegro ed il superamento di ogni difficoltà per la realizzazione della FondoValle Calore”. Inoltre si presenta l’intenzione concreta a mettere fine alla pluriennale questione affermando che “la ferrovia Sicignano-Lagonegro dovrà essere ammodernata per il ripristino completo della linea dismessa e delle stazioni, il servizio dovrà poi essere adeguatamente integrato nel sistema della metropolitana regionale”-.
- La richiesta di collaborazione con RFI e con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per far emergere la questione in ambito nazionale ed arrivare prima ad uno studio di fattibilità snello e aggiornato, senza tener conto dei precedenti studi e azioni politiche che non hanno portato a risultati concreti, per poi reperire i fondi necessari all’avvio dei lavori di ristrutturazione.
- Azioni per recuperare i fondi stanziati dalla legge 376 del 29 dicembre 2003
- Migliorare fin da subito i collegamenti tra i comuni e le stazioni FS rendendo efficiente le offerte proposte dalle società di trasporto privato.