Un progetto per le stazioni della Sicignano-Lagonegro

La stazione di Polla nel novembre 2012: complimenti alla Pro Loco.

Le stazioni della ferrovia Sicignano-Lagonegro sono tra i luoghi più inospitali dell'intero Vallo di Diano. Petina è invasa dalla vegetazione, Sala Consilina è murata e sprangata, Atena Lucana non se la passa di certo meglio, Sassano-Teggiano sta crollando e ha il tetto sfondato. Da questa situazione insostenibile e poco dignitosa nasce la volontà da parte del Comitato per la riattivazione della ferrovia valdianese di recuperare gli scali, ridando loro una nuova primavera, così come successo a Polla grazie alla Pro Loco (nella foto la stazione pollese come si presenta oggi).

Come già ampiamente testimoniato, a Polla, la Pro Loco Tanagro Pollese ha preso in comodato d'uso lo scalo occupandosi della pulizia e restituendo la giusta dimensione ad uno stabile da troppo tempo dimenticato. Il progetto del Comitato consiste proprio in questo: seguire il modello pollese. Dato che in caso di riattivazione della linea non sarebbero sicuramente presenziate tutte le stazioni, è in atto un progetto che mira a far prendere a tutti i comuni della linea le stazioni in comodato d'uso gratuito, stipulando un semplice contratto con Ferservizi.

Ciò oltre a togliere dall'incuria le stazioni stesse, porterebbe al recupero: piccola manutenzione, pulizia del primo binario, disboscamento e quant'altro sono tra le clausole del contratto da stipulare con le ferrovie. Inoltre, si potrebbero finalmente riaprire al pubblico le sale d'attesa, purtroppo inaccessibili anche per chi beneficia degli autobus sostitutivi. Se i comuni appoggeranno il progetto, presto non ci saranno più stazioni come cattedrali nel deserto ma luoghi ospitali, con presenza di associazioni, puliti e dignitosi, in attesa di un treno che potrebbe tornare a passare.

Il progetto è in cantiere, si sta lavorando, molto conterà anche la volontà degli enti locali: dopo tante promesse e tanta disillusione potrebbe essere il modo di dare un segno a quanti ormai non sperano più in un concreto impegno delle istituzioni per il ripristino della Sicignano-Lagonegro.