Si è tenuto giovedì 1 agosto all'auditorium Santo Nicolicchio, nel centro storico di Polla, il convegno "Il treno fantasma. Il Vallo è isolato?" organizzato da "I ragazzi del ponte". Tra i relatori il dott. Rocco Panetta, che è potuto intervenire spiegando alla comunità le mosse del Comitato e auspicando maggiore coesione per il futuro in fatto di battaglie per la riattivazione. Non presente per motivi di salute il presidente, Rocco Della Corte. Altri partecipanti il neo eletto sindaco di Polla, Rocco Giuliano, il presidente MiDA dott. Franco D'Orilia e l'assessore ai trasporti della provincia di Salerno Avv. Michele Cuozzo. Assente per impegni istituzionali il consigliere regionale Donato Pica.
Il dibattito si è tenuto in un clima di fattiva discussione nonostante le diverse posizioni, con la linea pro ferrovia mai contrastata anche se 'abbinata' ad altre proposte di uso turistico-ludico della tratta, ma sempre in attesa della riattivazione.
A moderare l'incontro in maniera eccellente e professionale é stata la giornalista Romina Valisena. Introducendo i lavori, il Sindaco Rocco Giuliano dopo aver fatto un riepilogo di alcuni interventi passati pro ferrovia ha auspicato - come in realtà già avvenuto tramite delibere, documenti d'intesa e incontri continui sul territorio - che il comitato collabori con associazioni e amministrazioni comunali per proporre un progetto comune di sviluppo territoriale. Ha tuttavia dichiarato - tra lo stupore dei partecipanti - che lo studio di fattibilità non verrà consegnato ad ottobre come promesso ufficialmente dalle Ferrovie dello Stato al Governo.
Diverso il taglio dato alla questione dall'assessore Michele Cuozzo - schierato convintamente a favore della riattivazione della Sicignano-Lagonegro - il quale ha rinnovato il sostegno al progetto di ripristino sfatando il mito della incompatibilità tra le aziende di trasporto su gomma e ferrovia, anche loro sono favorevoli in virtù della futura riorganizzazione del TPL. Un intervento molto preciso quello dell'esponente provinciale, che ha voluto sottolineare come occorra continuare le attività messe in campo.
E' stata poi la volta di Franco D'Orilia della Fondazione MiDa, che si augura che la tratta venga riaperta ma allo stesso tempo fautore del progetto della ciclo ferrovia così come avviene in alcune tratte dismesse in Francia. Lo stesso presidente MiDA, rammaricato, ha però detto che il loro progetto è fermo sul tavolo di RFI perché quello del Comitato è prioritario, essendo supportato da motivazioni più concrete e dalle delibere di associazioni, Comuni, province. Tutto questo in previsione dello studio di fattibilità di ottobre.
Il dott. Rocco Panetta ha infatti sottolineato come - a differenza degli esempi addotti in relazione alla Francia - la Sicignano-Lagonegro sia una linea non dismessa ma sospesa e abbia effettive potenzialità di sviluppo vista la breve distanza dall'AV di Salerno e la sua tratta parallela ad un'autostrada frequentata come la Salerno-Reggio Calabria. Inoltre in Francia, al contrario dell'Italia, non c'è concorrenza come nel caso di Trenitalia - gestore anche del trasporto regionale - e NTV. Inoltre il presidente ha ricordato - forte del sostegno del vice-presidente vicario del Parlamento Europeo Gianni Pittella, il quale ha aderito formalmente al Comitato - come l'UE nei fondi per la programmazione 2014-20 non cofinanzi un solo metro di strada ma soltanto strade ferrate.
Nel finale anche la moderatrice Romina Valisena ha ribadito quanto emerso, e cioè che la riattivazione sarà frutto di volontà politica che deve partire dagli esponenti locali per poi giungere a quelli nazionali.
C'è stato anche modo di citare il modello Polla, che il Comitato da mesi ha proposto a tutti i Comuni della zona e che grazie all'impegno del Ministero dei Trasporti diventerà una realtà replicata nel Vallo. E' stato quindi ribadito quanto sia importante recuperare le stazioni, proprio nel giorno in cui lo scalo pollese ha iniziato ad impreziosirsi del ruolo di Info Point turistico - grazie all'idea di Giuseppe Verga e con la collaborazione di Pro Loco Tanagro Pollese, Arch. Anna Marmo e Francesca D'Anza - con orari ufficiali di Trenitalia.
Al di là del dibattito, costruttivo e scevro da polemiche, organizzazione impeccabile e suggestiva location in un centro antico in cui la storia si legge sui muri dei vicoli respirando l'aria fine del vicino Parco . Un grazie va a "I ragazzi del ponte" che, tramite Pasquale Sorrentino, ci hanno invitato e che hanno scelto di parlare di ferrovia anche con noi.
Lo studio di fattibilità di ottobre fornirà - almeno questo è l'augurio - i veri costi per la realizzazione dell'opera e, se le cifre non andranno oltre l'immaginabile, dovrà essere tutta la classe dirigente locale a pretendere sulla politica nazionale, compresi coloro che finora se ne sono stati in disparte a guardare l'evolversi della nostra battaglia, come se non facessero parte del territorio, e allo stesso tempo lavorando su idee campanilistiche. L'uso turistico della linea ben venga, dal momento che il traffico pendolari non esclude convogli storici, collegamenti dei turisti con Salerno e l'AV, e quant'altro. Il Vallo di Diano è fatto di numerosi paesi, e sviluppo significa coinvolgerli tutti. La forza del Comitato sussiste perché, in modo totalmente orizzontale, c'è una forte sinergia tra singoli cittadini, Sindaci e associazioni, i quali credono fortemente che il riscatto del territorio passi anche attraverso la riattivazione della ferrovia.
A moderare l'incontro in maniera eccellente e professionale é stata la giornalista Romina Valisena. Introducendo i lavori, il Sindaco Rocco Giuliano dopo aver fatto un riepilogo di alcuni interventi passati pro ferrovia ha auspicato - come in realtà già avvenuto tramite delibere, documenti d'intesa e incontri continui sul territorio - che il comitato collabori con associazioni e amministrazioni comunali per proporre un progetto comune di sviluppo territoriale. Ha tuttavia dichiarato - tra lo stupore dei partecipanti - che lo studio di fattibilità non verrà consegnato ad ottobre come promesso ufficialmente dalle Ferrovie dello Stato al Governo.
Diverso il taglio dato alla questione dall'assessore Michele Cuozzo - schierato convintamente a favore della riattivazione della Sicignano-Lagonegro - il quale ha rinnovato il sostegno al progetto di ripristino sfatando il mito della incompatibilità tra le aziende di trasporto su gomma e ferrovia, anche loro sono favorevoli in virtù della futura riorganizzazione del TPL. Un intervento molto preciso quello dell'esponente provinciale, che ha voluto sottolineare come occorra continuare le attività messe in campo.
E' stata poi la volta di Franco D'Orilia della Fondazione MiDa, che si augura che la tratta venga riaperta ma allo stesso tempo fautore del progetto della ciclo ferrovia così come avviene in alcune tratte dismesse in Francia. Lo stesso presidente MiDA, rammaricato, ha però detto che il loro progetto è fermo sul tavolo di RFI perché quello del Comitato è prioritario, essendo supportato da motivazioni più concrete e dalle delibere di associazioni, Comuni, province. Tutto questo in previsione dello studio di fattibilità di ottobre.
Il dott. Rocco Panetta ha infatti sottolineato come - a differenza degli esempi addotti in relazione alla Francia - la Sicignano-Lagonegro sia una linea non dismessa ma sospesa e abbia effettive potenzialità di sviluppo vista la breve distanza dall'AV di Salerno e la sua tratta parallela ad un'autostrada frequentata come la Salerno-Reggio Calabria. Inoltre in Francia, al contrario dell'Italia, non c'è concorrenza come nel caso di Trenitalia - gestore anche del trasporto regionale - e NTV. Inoltre il presidente ha ricordato - forte del sostegno del vice-presidente vicario del Parlamento Europeo Gianni Pittella, il quale ha aderito formalmente al Comitato - come l'UE nei fondi per la programmazione 2014-20 non cofinanzi un solo metro di strada ma soltanto strade ferrate.
Nel finale anche la moderatrice Romina Valisena ha ribadito quanto emerso, e cioè che la riattivazione sarà frutto di volontà politica che deve partire dagli esponenti locali per poi giungere a quelli nazionali.
C'è stato anche modo di citare il modello Polla, che il Comitato da mesi ha proposto a tutti i Comuni della zona e che grazie all'impegno del Ministero dei Trasporti diventerà una realtà replicata nel Vallo. E' stato quindi ribadito quanto sia importante recuperare le stazioni, proprio nel giorno in cui lo scalo pollese ha iniziato ad impreziosirsi del ruolo di Info Point turistico - grazie all'idea di Giuseppe Verga e con la collaborazione di Pro Loco Tanagro Pollese, Arch. Anna Marmo e Francesca D'Anza - con orari ufficiali di Trenitalia.
Al di là del dibattito, costruttivo e scevro da polemiche, organizzazione impeccabile e suggestiva location in un centro antico in cui la storia si legge sui muri dei vicoli respirando l'aria fine del vicino Parco . Un grazie va a "I ragazzi del ponte" che, tramite Pasquale Sorrentino, ci hanno invitato e che hanno scelto di parlare di ferrovia anche con noi.
Lo studio di fattibilità di ottobre fornirà - almeno questo è l'augurio - i veri costi per la realizzazione dell'opera e, se le cifre non andranno oltre l'immaginabile, dovrà essere tutta la classe dirigente locale a pretendere sulla politica nazionale, compresi coloro che finora se ne sono stati in disparte a guardare l'evolversi della nostra battaglia, come se non facessero parte del territorio, e allo stesso tempo lavorando su idee campanilistiche. L'uso turistico della linea ben venga, dal momento che il traffico pendolari non esclude convogli storici, collegamenti dei turisti con Salerno e l'AV, e quant'altro. Il Vallo di Diano è fatto di numerosi paesi, e sviluppo significa coinvolgerli tutti. La forza del Comitato sussiste perché, in modo totalmente orizzontale, c'è una forte sinergia tra singoli cittadini, Sindaci e associazioni, i quali credono fortemente che il riscatto del territorio passi anche attraverso la riattivazione della ferrovia.