Sicignano-Lagonegro: inoltrata richiesta ufficiale di incontro con De Luca. Intanto arriva un'interrogazione parlamentare per scongiurare il decreto di dismissione

Il Comitato per la riattivazione della ferrovia Sicignano – Lagonegro ha inoltrato richiesta ufficiale per incontrare il presidente della Regione Campania, dottor Vincenzo De Luca, in un incontro avente come oggetto il ripristino della tratta ferrata valdianese. 

Non è più possibile, infatti, procrastinare le intenzioni e le decisioni di carattere operativo a seguito della comunicazione giunta al Comitato dal Ministero Infrastrutture e Trasporti che paventa la possibile dismissione della linea sospesa al traffico dal 1 aprile 1987.
Il servizio sostitutivo con autobus di Trenitalia, riportato nell’orario, è l’ultima cosa che resta del servizio pubblico su ferro in una zona altamente turistica per il cui sviluppo è indispensabile il ritorno del treno. Essendo la relazione Napoli-Battipaglia-Lagonegro inserita nel Contratto di Servizio della Regione Campania con Trenitalia, la responsabilità e il potere decisionale sono proprio a carico di Napoli: con la dismissione cesserebbe il servizio sostitutivo, e si apporrebbe la parola ‘fine’ per lo sviluppo del Vallo di Diano. La Regione Basilicata ha deliberato in favore della riapertura del tratto Lagonegro-Sicignano e inserito nell’accordo quadro con il Governo la priorità del ripristino. Sarebbe ad onor del vero un fatto inspiegabile per i cittadini campani la dismissione – e non la riapertura, viste le dichiarazioni bypartizan sulla ‘cura del ferro’ e sul ‘rilancio turistico delle ferrovie secondarie’ - di una linea ferroviaria il cui percorso si snoda per otto/decimi in Campania. La stessa Regione Campania, inoltre, grazie all'Assessore al Turismo Corrado Matera, ha istituito il servizio Italobus nel periodo estivo, oltre che nel Cilento, anche nel Vallo di Diano, con due fermate: Polla/Pertosa; Padula/Teggiano. Giustamente, nello stesso periodo la Regione Campania paga a Trenitalia l'effettuazione un treno giornaliero,nello stesso periodo, da Salerno a Sapri, collegando, anche su ferro, il Cilento con l'Alta Velocità. La richiesta inoltrata alla Segreteria del presidente Vincenzo De Luca è quella di un incontro a carattere di urgenza anche per concretizzare un intervento immediato del ministro Graziano Del Rio, volto a scongiurare la dismissione della linea, richiesta da RFI, e la fissazione di una data in cui avere un confronto franco e riuscire a conoscere le intenzioni della Regione Campania sul destino della Sicignano-Lagonegro, che collega il Vallo di Diano a Salerno, quindi a meno di 70 km di distanza dall’Alta Velocità. Nel frattempo il Comitato apprende con favore dell'interrogazione parlamentare ad opera dell'onorevole Tino Iannuzzi, che più volte ha interrogato sulla ferrovia del Vallo: le parole usate sulla dismissione da scongiurare ("decisione sbagliata") lasciano ben sperare per un coinvolgimento delle altre istituzioni del territorio affinchè si salvaguardi la Sicignano-Lagonegro.