Interrogazione parlamentare in Senato

Legislatura 17 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-00263 
Atto n. 4-00263 

Pubblicato il 28 maggio 2013, nella seduta n. 29 FASANO - 

Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. - 

Premesso che: il servizio ferroviario lungo la linea Sicignano degli Alburni (Salerno)-Lagonegro (Potenza), lunga poco più di 78 chilometri, fu sospeso nel marzo del 1987 con l'introduzione di autoservizi sostitutivi su gomma; 
la zona interessata è quella del vallo di Diano, con un bacino di utenza superiore a 100.000 abitanti e di enorme rilevanza turistica per le bellezze storico-paesaggistiche, dove sono presenti patrimoni Unesco come il parco del Cilento e vallo di Diano, e la certosa di San Lorenzo di Padula, nonché le grotte dell'Angelo a Pertosa e il battistero paleocristiano di S. Giovanni in fonte; 
l'articolo 1 della legge 29 dicembre 2003, n. 376, recante "Finanziamento di interventi per opere pubbliche", autorizzava, per la realizzazione degli interventi finalizzati al ripristino della tratta ferroviaria Sicignano degli Alburni-Lagonegro, la spesa di 5.000.000 euro per ciascuno degli anni 2003-2005; 
negli anni sono nate associazioni e da ultimo un comitato per la riattivazione della linea ferroviaria e il ripristino delle stazioni presenti lungo la tratta, i quali, insieme ai rappresentanti dei Comuni interessati, chiedono la riattivazione della linea, che è sempre più un'esigenza per la comunità in considerazione del pendolarismo, del turismo e dello sviluppo economico;
considerato che, a quanto risulta all'interrogante, nell'aprile 2013, presso il Ministero delle infrastrutture e trasporti, si è svolto un incontro tra una delegazione pro ferrovia e l'amministratore delegato del gruppo Ferrovie dello Stato, e a giorni dovrebbe essere consegnato un nuovo studio di fattibilità aggiornato e improntato al minimo costo, al fine di ripristinare la tratta ferroviaria Sicignano-Lagonegro,

si chiede di sapere quale sia l'effettiva situazione della linea ferroviaria Sicignano-Lagonegro, e se il Ministro in indirizzo non ritenga di adottare opportune iniziative di competenza volte a disporre la riapertura del tratto sospeso ormai dal 1987, come chiedono da anni i cittadini, le associazioni e gli enti locali coinvolti.